ROMA - «Andrei in guerra per i miei compagni». Il Ninja è fatto così, immpugna le Shuriken e "infilza" avversari, un po' come sradica palloni e riparte: da combattente. Il ragazzo con la cresta bionda dei Diavoli Rossi è diventato grande. E' anche grazie alle sue giocate che il Belgio ha sfondato il ranking Fifa mettendosi dietro squadroni del calibro di Germania, Argentina e Brasile. Radja Nainggolan s'è preso la scena in un istante.
E POI ARRIVO' SPALLETTI - Lo stesso che impiega in una sua tipica azione di gioco: tackle in scivolata a rubar palla all'avversario, di nuovo su con la forza delle gambe e ripartenza immediata con assist in profondità per un compagno.
NINJA WARRIOR - Classe 1988, nato ad Anversa da madre belga e padre indonesiano. Il secondo lo abbandonò da piccolo al suo destino, lo stesso che gli ha tolto la prima sei anni fa, e lui se l'è tatuata in due grosse ali sulle spalle. Ha una sorella gemella, Riana, che gioca al calcio come lui, una moglie, Claudia, e una figlia Aysha che a 4 anni ha già i suoi occhi pieni di avventura.
FUTURO IN BLUES - In due anni la sua valutazione è schizzata: dai 3 milioni per il prestito dal Cagliari ai 18 totali per il riscatto ai 30, minimo, che deve sborsare chiunque per avere il Ninja. E potrebbero non bastare. Pallotta e Sabatini proveranno a resistere, ma lo scenario è già configurato: Conte sta per volare a Londra, missione Chelsea e il Blues dopo l'Azzurro. Il ct stilerà la sua lista, in cima c'è Radja, questo è ormai chiaro. Poi Abramovich andrà al supermercato. Con tutto il suo petrolio, gli euro non sono un problema. La Roma dovrà lottare, un po' come il suo Ninja, per non perderlo.