© LaPresseROMA - Alessandro Moggi e Gea World. Molto più che calciomercato: eventi, convention, dove lo sfondo è sempre il mondo dello sport e i contesti guardano alle realtà più innovative. Certo, Alessandro Moggi lega il suo profilo professionale al mondo delle trattative legale ai trasferimenti di calciatori e delle mediazioni internazionali, con rapporti che spaziano dalla Liga, alla Bundesliga, alla Premier. Il mercato è molto più che alle porte. Ci siamo dentro. E la vicenda Lorenzo Tonelli, lo conferma. Fatalità, Moggi è anche il manager del difensore dell’Empoli in procinto di cambiare maglia.
Cosa ci può dire dell’accordo Napoli-Empoli su Tonelli?
«Gli affari si chiudono quando gli accordi si concludono tra tutte le parti in causa, noi siamo qui e il Napoli per Lorenzo è la prima scelta. Quindi ci auguriamo che la chiusura arrivi presto. Per ora direi che siamo molto vicini».
NAPOLI, È FATTA PER TONELLI
Che affare fa il Napoli?
«Tonelli è un giocatore importanissimo, è maturo per il salto in un grande club. E lo step successivo sarà la Nazionale».
Arriva il mercato. Ci sarà grande fibrillazione?
«Personalmente me la aspetto intanto dalla Juve che cerca un mercato di primo piano per l’assalto alla Champions. Quindi penso ad un attaccante. Cavani sarebbe il profilo perfetto».
Certo, la partenza di Ibra complica un po’ le cose...
«Le complica. E molto. Però io non escludo che la Juve faccia di tutto per arrivare a Cavani. E che il Psg possa anche rivoluzionare tutto l’attacco».
E dopo la Juve?
«Si muoverà il Napoli per ridurre il gap. Ma il Napoli ha bisogno di ritocchi che completino la rosa e ne alzino il livello. Sugli 11 vale la Juve. De Laurentiis finora ha lavorato molto bene. Se resterà Higuain come credo, anche davanti dovrà completare e non rivoluzionare».
Sarri rivelazione tra i tecnici?
«Sì. E merita una citazione anche il ds Giuntoli».
La Roma?
«Spalletti la ha cambiata, le ha dato carettere e compattezza. E questo mi sembra il dato che risalta».
Totti sta per rinnovare. Giusto?
«Totti è un monumento della Roma e il più grande calciatore italiano degli ultimi trent’anni. Giusto che rinnovi ma non perché è una bandiera, sarebbe riduttivo per lui: è utile ancora molto in una forma diversa ».
Ibra può tornare al Milan?
«Il Milan vive un momenti cruciale, se entrasse una nuova proprietà potrebbe trovare nuovo vigore sul mercato. Su Ibra dico che la prospettiva è possibile ma peserà l’aspetto economico».
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