© BartolettiROMA - L’attesa è finita. Lotito è entrato in azione e ieri pomeriggio ha incontrato Cesare Prandelli a Villa San Sebastiano. Un lungo colloquio con l’ex ct dell’Italia, uno scambio di idee sul progetto da mettere in piedi per rilanciare la Lazio, le prospettive di mercato e la sensazione di poter trovare una sintonia su come ripartire. Prandelli ha motivazioni fortissime e ha colpito il presidente della Lazio, che sino a ieri aveva tenuto in stand-by la candidatura di Inzaghi, in attesa di conoscere il suo futuro. Simone gode del sostegno in società del ds Tare e di una parte dello spogliatoio per come si è proposto nelle ultime sette giornate di campionato. Lotito, però, è orientato verso il cambiamento e una svolta autentica. Dopo dodici anni di gestione, ha capito di dover investire e rilanciare la Lazio.
SINTONIA - La fumata bianca con Prandelli è vicina, ma l’operazione non è ancora chiusa. Si ragiona su un contratto biennale. L’ex ct azzurro porterebbe il vice Pin (ex laziale) e altri tre collaboratori integrando lo staff laziale che già prevede il preparatore dei portieri (Grigioni) e il match analyst (Allavena).
FOTO, CHE COREOGRAFIA PER "DI PADRE IN FIGLIO"
Lotito, prima di passare alle firme dei contratti e all’annuncio, si è preso qualche altra ora di riflessione. E’ abituato a conoscere le persone, valutare, ponderare bene ogni decisione dal punto di vista sportivo, economico e degli equilibri interni. E vuole che la sua scelta sia condivisa in società. Di solito decide in autonomia, ma il parere dei suoi collaboratori ha un peso specifico rilevante. Lotito ha parlato a quattr’occhi con Prandelli e ha preso tutti in contropiede, compresi i suoi dirigenti (il ds Tare e il segretario Calveri) che si trovavano in ufficio a Formello. La notizia dell’incontro è rimbalzata in serata all’Olimpico, dove stava andando in scena lo spettacolo "Di Padre in Figlio". La nottata e forse la giornata di oggi serviranno alla Lazio per tirare le conclusioni. Le consultazioni sono finite. L’operazione Sampaoli è abortita sul nascere, restavano in piedi Inzaghi e Prandelli, che stava subendo il pressing dell’Atalanta. Sino a ieri i contatti erano stati indiretti. La Lazio è entrata in azione prima che l’ex ct cedesse alla corte di Percassi. Non c’era più altro tempo da perdere.
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