NAPOLI - Non verranno a noia, certo che no: perché il mercato è adrenalina allo stato puro, è energia, è la fiera dei sogni e consente di lasciarsi andare, di disegnarsi la squadra ad immagine e somiglianza della propria fantasia. Non vi stancheranno, non accadrà: perché il calcio d’estate è una variabile impazzita, è un colpo di scena dietro l’altro, è allegria (pure questa) che si sparge nell’aria, sono voci che si rincorrono e idee che restano lì, in attesa di un segnale, di un cenno (d’intesa).
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Oggi è un altro giorno, mica domani: e magari andrà a finire che Aurelio De Laurentiis riusciranno a vedersi, a ritrovarsi, a dialogare, a confrontarsi, magari anche a fronteggiarsi, dicendosi ogni cosa, ciò che sentono dentro, perché sta per arrivare il momento in cui bisogna svelare anche le riflessioni più segrete. Il contratto è scritto, risale all’anno scorso, ma da sarà motivo di contesta su visioni differenti: c’è l’opzione che il Napoli può esercitare entro il 31 maggio, ma ci sono condizioni che Sarri vuole rivedere, perché intanto è cambiata la scena. Non è una mera questione economica, non solo, è la condivisione su un mutamento genetico o anche su una realtà evoluta: sono posizioni, ovviamente, che tengono distanti ma non irrimediabilmente presidente e allenatore.
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