© Getty ImagesBARCELLONA (SPAGNA) - Prendere o lasciare. Ormai stufo del gioco al rialzo del padre procuratore, che si fa forte delle offerte che giungono giornalmente dai grandi club europei, il Barcellona ha inviato in Brasile il Direttore dell’Area Calcistica del club, Raul Sanllehí con il dichiarato obiettivo di chiudere, una volta per tutte, il rinnovo con Neymar. Il dirigente catalano avrebbe ribadito all’entourage dell’ex Santos che oltre alle cifre proposte non si può andare, non solo per questioni strettamente connesse al bilancio, ma anche per non alterare i delicati equilibri dello spogliatoio di Luis Enrique.
DENTRO O FUORI - A confermare quanto si vociferava già da qualche giorno è il Mundo Deportivo, che stamattina, in prima pagina, conferma la decisione del Barcellona di mettere fine al gioco al rialzo del clan Neymar: “Il club si pianta e non migliorerà la proposta economica”. E pazienza se le offerte che giungono al calciatore dal Paris Saint Germain e dal Manchester United sono notevolmente superiori, visto che si parla addirittura di 10 milioni in più all’anno. Il club blaugrana non si smuove dai 15 milioni netti a stagione per i prossimi 6 anni, che farebbero, comunque, di Ney il secondo giocatore più pagato della rosa alle spalle del solo Messi. Oltre a uno stipendio da nababbo, il Barça offre al brasiliano un contesto ideale per ambire con ragionevoli possibilità di successo a tutte le maggiori competizioni e per raccogliere, con il tempo, l’eredità della Pulce, divenendo poco a poco l’uomo simbolo della squadra, con tutto ciò che ne comporta a livello di sponsorizzazioni e titoli individuali. La nuova scadenza, pertanto, sarebbe portata al 30 giugno del 2022, un anno esatto dopo l’atteso evento dell’inaugurazione del nuovo Camp Nou. A questo punto, la palla passa a Ney, che dovrebbe sciogliere gli ultimi dubbi entro il 18 luglio, giorno in cui si unirà al ritiro del Brasile, per preparare le Olimpiadi di Rio. Il Barça confida in una pronta fumata bianca. In caso contrario, il Mohicano dovrà portare un facoltoso acquirente, disposto a versare i 190 milioni previsti dalla clausola.