© REUTERSROMA - I tifosi della Curva Nord hanno deciso di tornare allo stadio: un passo importante, un segnale di apertura, un atto d’amore verso la Lazio e un’occasione che il presidente Lotito non deve bruciare. La gente si riavvicina con la speranza che la società, stavolta, sappia davvero sviluppare un progetto credibile, perché il tempo passa e gli errori si ripetono. Non è un caso che ieri pomeriggio Lotito e alcuni giocatori siano andati a trovare quegli undici fedelissimi che avevano acquistato la tessera nel primo giorno della campagna abbonamenti. C’è voglia di Lazio, un desiderio condiviso da ogni generazione. E la storia di questa società insegna che a fare la differenza sono stati spesso proprio loro, i tifosi, anche nei giorni più complicati, quando le salite sembravano insuperabili. Lotito ha una grossa responsabilità: costruire una Lazio che sappia regalare emozioni. Una squadra che avvicini e unisca, facendo crollare le barriere nate negli ultimi tempi.
Ecco perché servono acquisti veri: un concetto che non può essere sottovalutato. E che è opportuno ricordare nel giorno in cui l’uscita di Candreva, nazionale azzurro, pagato dall’Inter venticinque milioni , ha preceduto di poche ore l’arrivo di un ex talento da rilanciare come Leitner, in cerca di riscatto dopo un avvio di carriera promettente e qualche battuta d’arresto. Leitner gioca in un altro ruolo rispetto a Candreva: è un jolly di centrocampo, può fare il mediano-regista e la mezzala, ma il suo ingresso è destinato a coprire la casella lasciata da Onazi, che non era di sicuro una scommessa, a differenza del tedesco. Leitner rappresenta un’idea di contorno, mentre Inzaghi ha bisogno di altre certezze come Immobile. Sono tante le priorità in agenda: il rinnovo di Biglia, Keita da blindare e poi un colpo che compensi la partenza di Candreva. Lotito deve ancora mantenere gli impegni presi.
LOTITO CITOFONA AL TIFOSO ABBONATO