Inter-Juve allo sprint per Gabigol

Suning e Thohir pronti a chiudere subito ma il club bianconero progetta il sorpasso
Inter-Juve allo sprint per Gabigol© AP
Andrea Ramazzotti
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APPIANO GENTILE - L’Inter vorrebbe chiudere in fretta, ma è costretta ad aspettare la fine delle Olimpiadi perché così chiede la famiglia del giocatore, decisa ad alimentare fino all’ultimo un’asta dalla quale ha solo da guadagnare. La Juventus non ha smesso di pensare all’affare e aspetta di capire se le arriveranno i soldi di Zaza per investirli sul centrocampista che sostituirà Pogba, ma anche su una punta. E poi ci sono le altre, dal Real Madrid, al Psg, passando per il Leicester che si è iscritto alla corsa. La vicenda Gabigol ha tutti i connotati per diventare il tormentone di questo finale di mercato e le due reti firmate dal ragazzo contro la Danimarca non hanno fatto altro che mettere il suo nome ancora più in copertina.

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FAMIGLIA CHIAVE - Dal Brasile il presidente del Santos, Modesto Roma, ha smentito che sia arrivata una proposta da parte del Leicester e ha spiegato di non saper niente di un inserimento dell’Atletico Madrid. Il numero uno del club “paulista” ieri era in Europa: ha assicurato per chiudere partnership commerciali, ma il dubbio resta. Contattato da fcinter1908.it ha poi aggiunto: «Il Santos ha l’offerta dell’Inter e adesso aspettiamo tutti una decisione definitiva da parte del giocatore e della sua famiglia. Dipende molto da loro. Se daranno il loro benestare, noi inizieremo una trattativa con l’Inter per chiudere. Se si sbloccherà dopo le Olimpiadi? Probabilmente sì. Stiamo tutti aspettando». Il Suning e Thohir hanno già stanziato i 18 milioni previsti dalla clausola per acquistare il 40% del cartellino in mano al Santos. Non c’è possibilità di far lievitare la cifra e per questo Roma vorrebbe chiudere subito. La famiglia del giocatore invece non si accontenta dei 7 milioni che l’Inter ha messo sul piatto e ne ha chiesti 9-10 nonostante il contratto proposto a Gabigol sia migliore rispetto a quello della Juventus (3 milioni l’offerta dei nerazzurri, 2,7 quella bianconera). La Doyen invece dovrà rivolgersi alla giustizia perché Roma non riconosce la validità del contratto con il quale il fondo ha acquisito il 20% del cartellino.

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