Sassuolo, Di Francesco: «Aquilani l'ho voluto per la sua esperienza»

L'allenatore: «A lui il pallone tra i piedi non scotta, ero convinto che non fosse un giocatore finito»
Sassuolo, Di Francesco: «Aquilani l'ho voluto per la sua esperienza»© Getty Images
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REGGIO EMILIA - Torna alla vittoria il Sassuolo. La formazione di Di Francesco mette a segno un poker contro il Palermo e si allontana sempre di più dalla zona calda della classifica. Così il tecnico: "Mi aspettavo che il Palermo partisse forte, ma la squadra ha reagito bene non perdendo i meccanismi nonostante abbiamo cambiato sistema di gioco, sono soddisfatto della squadra, a parte qualche incertezza difensiva che dobbiamo cercare di togliere definitivamente. Il modulo? Anche con Defrel abbiamo giocato col 4-2-3-1, Defrel faceva lo stesso ruolo di Ricci, siamo tornati al 4-3-3 con l'ingresso di Duncan. Ho cambiato le uscite difensive e ho modificato qualcosa nei primi venti minuti. Sulle prestazioni individuali dei ragazzi posso dire che Ragusa ci ha abituato a queste prestazioni, è in forte crescita, è uno di quelli che attacca meglio la profondità. Matri tende ad aprirsi sull'esterno e questa è una cosa che io non voglio, oggi invece ha lavorato tanto bene dentro, cosa su cui ho insistito molto. Sono contento di aver ritrovato un giocatore che ci serve. Berardi è stato illuminante nei primi due passaggi, non l'abbiamo avuto per quattro mesi ed è un giocatore che quando ce l'hai te ne accorgi".

TABELLINO E CRONACA: SASSUOLO-PALERMO 4-1

SU AQUILANI - "Aquilani l'ho voluto per la sua esperienza, a centrocampo erano rimasti solo ragazzi giovani, a lui il pallone tra i piedi non scotta, ero convinto che non fosse un giocatore finito, anche se in tanti ci hanno criticato per averlo preso, lo conosco, conosco la sua voglia di rivalsa, ora non deve abbassare la guardia e continuare così".

GLI OBIETTIVI - "Il desiderio è riuscire a fare più punti possibili, raggiungere il prima possibile quota quaranta e togliersi ogni pensiero, e poi far crescere questa squadra, prendere pochi gol, tanto poi li facciamo, e cercare di andare a giocarcela contro tutti, anche con le grandi. E poi passare il turno di Coppa Italia. Arrivare dove siamo arrivati l'anno scorso è oggettivamente impossibile".

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