Juventus, Marotta cerca rinforzi nel Porto

La Juve studia Herrera, Otavio e André Silva (che piace anche al Real)
Tuttavia, i portoghesi sono riusciti a superare lo scoglio degli ottavi una sola volta nelle ultime sei partecipazioni (nel 2014/15)© EPA
Antonio Barillà
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OPORTO - Una vetrina di talenti. Nel solco di una tradizione antica che ha fatto la fortuna della società. Il Porto, da sempre, arruola giovani sconosciuti, li valorizza e rivende a peso d’oro, non semplicemente autofinanziandosi ma inanellando attivi di bilancio invidiabili: l’eccezione giusto quest’anno, con un rosso di 18,6 milioni. Da Radamel Falcao, acquistato nel 2009 per 5,5 milioni dal River Plate e ceduto due anni dopo all’Atletico Madrid per 40 più 7 di bonus, a Elianquin Mangala, rilevato dallo Standard Liegi nel 2011 per 7 milioni e girato al Manchester City nel 2014 per 40, la storia dei “Dragões” è zeppa di intuizioni e di plusvalenze, e ancora oggi la squadra di Nuno Espirito Santo è costantemente monitorata dai grandi club europei, pronti a infiammare aste ricchissime per i gioielli dell’ultima collezione.

PREDESTINATO - Un nome su tutti, quello di André Silva, 21 anni, appena nominato miglior giovane della Primeira Liga nel mese di gennaio davanti a Nelson Semedo del Benfica e Gelson Martins dello Sporting Lisbona. Nessun under 21 in Europa segna quanto lui: 13 gol in 22 partite da quando s’è affacciato in prima squadra, il 29 dicembre 2015 contro il Maritimo, primo posto davanti a Timo Werner dello Stoccarda (13 in 22) e Dele Alli del Tottenham (11 in 24). Al Porto è arrivato nel 2011, evidenziando subito nel settore giovanile le sue doti di centravanti classico, molto fisico e nel contempo talentuoso: che sia un predestinato lo dice anche la maglia che indossa, la 10 che fu di di Deco, James Rodriguez e Ricardo Quaresma.

TRACCE - Moltissime le squadre sulle sue tracce, compresa la Juventus che lo ha fatto seguire in più occasioni: ha una clausola rescissoria di 60 milioni, ma può essere trattato a una cifra inferiore, seppur cospicua, specie dopo l’ingaggio, a gennaio, di Tiquinho Soares (25) che permetterebbe al Porto di capitalizzare senza scompensi tattici eccessivi. Anche Soares, arrivato dal Vitoria Guimaraes, ha tanti estimatori: inevitabile, considerato l’ottimo impatto (4 gol in 3 partite), ma è più facile immaginare il sacrificio di André Silva.

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