© EPAMILANO - L'idea non è nuova. Era inizio dicembre, infatti, quando Ausilio aveva bussato alla porta del Paris Saint Germain uno scambio tra Kondogbia e Krychowiak. Erano i tempi in cui il francese sembrava un giocatore disperso, irrecuperabile. E, tanto valeva trovargli una nuova sistemazione, possibilmente senza perderci troppo dopo l'enorme investimento (38 milioni bonus compresi) fatto nell'estate 2015. Il polacco si trovava più o meno nella stessa situazione: acquistato su indicazione di Emery, versando nelle casse del Siviglia una trentina di milioni, al Parco dei Principi si stava rivelando un flop. Descritta così, insomma, sarebbe stata un'operazione intelligente. E, infatti, il Psg aveva dato la sua disponibilità. A dare lo stop, invece, era stato proprio Krychowiak, rinviando però ogni discorso a fine stagione. Da allora sono passati quasi 5 mesi e Kondogbia, beneficiando dell'innesto di Gagliardini, è apparso trasformato, tornando quasi ai livelli del Monaco. Nelle ultime settimane si sono rivisti i soliti vuoti, ma tutta l'Inter si è fermata, non solo il francese. Krychowiak, invece, è sostanzialmente scomparso dai radar: solo 2 apparizioni nel 2017, poi tanta tribuna e qualche infortunio.