Mendes, Raiola e Joorabchian: interviene Infantino?

Il numero uno della FIFA starebbe studiando un calmiere per ridurre le percentuali dei procuratori sulle operazioni di calciomercato
Mendes, Raiola e Joorabchian: interviene Infantino?
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ROMA - I procuratori sono uno dei 'mali' del calcio? A sentire i tifosi del Milan in questo periodo, sembrerebbe di sì. Sconvolti dal caso Donnarumma, che - salvo colpi di scena - si aggiungerà alla lunga lista dei Pjanic e degli Higuain del calcio italiano, gran parte dei sostenitori rossoneri ha affibiato ogni responsabilità al suo procuratore Raiola. Quando si tratta di addii illustri, i procuratori sono infatti visti come colpevoli senza scrupoli, interessati solo a spostare il più possibile i propri assistiti per poter guadagnare percentuali sempre maggiori. Tuttavia - come hanno fatto notare ultimamente alcuni non-milanisti - gli stessi procuratori senza scrupoli si convertono in eroi quando riescono a portare un campione in una squadra.

I TRE PADRONI DEL MERCATO - Quello di Donnarumma è solo l'ultimo dei colpi messi a segno da Mino Raiola, all'anagrafe Carmine, nato a Nocera Inferiore ma cresciuto ad Haarlem, nei Paesi Bassi: tra i suoi capolavori figurano l'arrivo di Rijkaard al Milan, quello di Bergkamp all'Inter, quello di Nedved prima alla Lazio e poi alla Juve e quello di Ibrahimovic alla Juve (e poi all'Inter, al Barcellona, al Milan e al PSG). Ma possiamo contare almeno altri due nomi sul 'podio' dei procuratori del calcio internazionale. Uno è quello di Jorge Mendes, che con la sua società Gestifute è partito dal Portogallo per arrivare alle stelle: nel giro di pochi anni è passato da Nuno Espiritu Santo e Hugo Viana a nomi come Cristiano Ronaldo, Mourinho, Radamel Falcao e Angel Di Maria. Infine, Kia Joorabchian è il nome difficile da pronunciare del procuratore anglo-iraniano esperto in fondi d'investimento, di cui tanto si è parlato in relazione all'Inter di Suning: sarebbe lui infatti il 'mandante' degli acquisti di Gabigol e Joao Mario. Tra i suoi assistiti anche Tevez, Mascherano, Kakà, Julio Cesar e Felipe Anderson.

MA OCCHIO ALLA FIFA - Non è facile dire se i procuratori siano solo degli agenti senza scrupoli o dei professionisti che svolgono bene il loro lavoro. Ciò che è certo è che guadagnano molto e a spese dei club: non a caso si parla negli ultimi anni di lievitazione dei prezzi del mercato, per cui anche un giocatore reduce da una buona stagione arriva a costare decine di milioni di euro. E allora entra in gioco Infantino: come ha riportato oggi Premium Sport, il nuovo numero uno della FIFA starebbe pensando di porre un 'tetto' alle loro percentuali di guadagno sulle operazioni. Un calmiere, insomma, per contenere le spese folli e per evitare altri (o troppi) trasferimenti così inaspettati ed eclatanti. Non ci sono altri dettagli: la partita tra i procuratori e la FIFA e ancora tutta da giocare.

 


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