MILANO - I l giorno della verità. Oggi il presidente del Torino, Urbano Cairo, salirà a Bormio, dove la squadra granata è in ritiro: presenzierà a un evento legato agli sponsor e seguirà il test con l’Olginatese, ma soprattutto avrà un faccia a faccia con Andrea Belotti, probabilmente decisivo per il futuro del centravanti. Il rapporto non è semplice, si profila un braccio di ferro: il Milan preme e il ragazzo è attratto, il patron percepisce il feeling e alza il tiro.
Morata, niente Milan: ufficiale al Chelsea
STATO D’ANIMO. E’ il giorno della verità, ma anche il momento delle verità, della ricostruzione dello stato d’animo di Mister 100 milioni, soprannome fin troppo scontato suggerito dalla clausola di rescissione: carta alla mano,
Milan, su Belotti irrompe anche il Psg
PROGETTO. Il Milan ne offre 3,5 più bonus che possono incrementare il guadagno a 6. Non è un particolare, ma non è questo il punto. Belotti è convinto che sia il momento giusto per il salto di qualità e il Milan è ideale per realizzarlo senza correre i rischi di una scommessa estera, per quanto prestigiosa, nell’anno del Mondiale: è tifoso rossonero da sempre - nessuna conversione furba: basta guardare le vecchie interviste - e cresciuto nel mito di Schevchenko, è sedotto dal progetto dell’ad Marco Fassone e del ds Massimiliano Mirabelli, sostenuto nella scelta dalla moglie Giorgia con cui si confronta moltissimo.
[...]
Leggi il pezzo integrale sull'Edizione Digitale