LA FAME
In questo periodo Di Francesco ha lavorato molto con lui, per aiutarlo a correggersi, per fargli capire quale fosse l’atteggiamento giusto e il brasiliano sul campo lo ha ripagato. Tutta un’altra cosa rispetto alla passata stagione, tatticamente inquadrato nel 4-3-3 con compiti precisi, Gerson ha capito anche che bisogna rincorrere gli avversari, che si sono due fasi, che non deve cercare solo la giocata. Dopo il periodo di studio a Pinzolo, negli Stati Uniti il brasiliano è riuscito a dimostrare le sue qualità. Oggi non è ipotizzabile una maglia da titolare per Gerson nelle prime partite ufficiali, ma se Di Francesco e Monchi hanno deciso di tenerlo è per farlo giocare. E in questo centrocampo così affollato può trovare spazio anche lui. Soprattutto se mantiene questa “fame”, che gli ha permesso di migliorarsi dal punto di vista tattico. Adesso tocca a lui.