© REUTERSMILANO - La caccia al difensore centrale, in casa nerazzurra, si è trasformata in una sorta di montagne russe. Nel senso che certe piste si scaldano e subito dopo di raffreddano, alcune si aprono mentre altre si chiudono. Insomma, ogni giorno c'è un giocatore che sembra più vicino e quello successivo la pole viene conquistata da un altro. E molto dipende dai vari intermediari coinvolti, che offrono profili e portano avanti i contatti con i club interessati, cercando di ottenere le condizioni migliori e, comunque, in linea con le necessità nerazzurre. Che, per ricordarlo, prevedono un prestito secco, con semplice diritto di riscatto e non obbligo.
PORTA APERTA - Ebbene, in queste ore non sono passate inosservate (soprattutto in Inghilterra) le dichiarazioni di Wenger. Quando gli è stato chiesto di Mustafi, infatti, il tecnico francese non ha chiuso ad una sua partenza, anzi. «Non credo vada via - è stata la sua premessa -. Ma ad una settimana dalla fine del mercato è difficile sbilanciarsi sui singoli. Può capitare qualsiasi cosa e occorre prendere decisioni rapide e importanti: impossibile fare previsioni». Insomma, la permanenza del difensore tedesco sarebbe tutt'altro che scontata. Tanto più che proprio il diretto interessato preferirebbe fare le valigie. L'affare, comunque, tenendo conto delle possibilità interiste, appare complicato. Mustafi, infatti, solo un anno fa è stato pagato oltre 40 milioni di euro, possibile che possa essere lasciato ora in prestito? Magari con un obbligo di riscatto sostanzioso, ma in corso Vittorio Emanuele, finora, hanno sempre scartato tale ipotesi.
PRESSING - E allora le maggiori speranze continuano ad essere orientate su Mangala, che ha già detto di sì all'Inter, comunicando anche di essere pronto ad esporsi con il Manchester City qualora la situazione lo richiedesse. Ma in casa nerazzurra [...]
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