Ancelotti: «Io al Milan? Mi alternerei con Montella»

Il tecnico italiano: «Al Bayern ho dato il massimo, ormai fa parte del passato. I giocatori contro di me? Ho sempre rispettato tutti. Fra dieci mesi sarò su un'altra panchina. Non ho preclusioni su Italia o estero ma non diventerò ct della Nazionale e non andrò in Cina»
CARLO ANCELOTTI - Allenatore con cui Beckham ha lavorato al Psg, il 58enne italiano è sotto contratto con il Bayern Monaco che lo ha esonerato ed è corteggiato anche dalla Figc che lo vuole come ct azzurro.© EPA
Andrea Ramazzotti
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TORINO - Carlo Ancelotti, al quale è stato consegnato il premio Ghirelli per il suo libro "Il leader calmo", ha parlato del suo addio al Bayern Monaco, ha annunciato che non allenerà fino alla prossima stagione e ha detto no alla possibilità di diventare ct della Nazionale. "Il Bayern Monaco fa parte del passato - ha detto - e io sono sempre tranquillo e calmo. L'esonero fa parte del lavoro dell'allenatore e non c'è da scandalizzarsi per quello che mi è successo in Germania. È finita un'avventura e tra un po' ne inizierà un'altra. In 22 anni ho sempre avuto buoni rapporti con tutti i giocatori che ho allenato perché ho rispettato tutti. Mi sono comportato così anche al Bayern. I calciatori mi hanno giocato contro? Non lo so. Io ho rispettato tutti ma come allenatore devo fare delle scelte e mandare 11 in campo e 7 in panchina. Sta all'intelligenza dei giocatori accettare le scelte e alla società supportare il suo tecnico".

FUTURO? NO ALLA NAZIONALE - Ancelotti sul suo futuro è rimasto vago: "Serie A o estero? Non ho preclusioni. Un futuro in Cina? No. Io al Milan? Montella ha detto che vuole fare il mio vice e io posso fare il suo. Alleneremo una partita per uno. Dobbiamo solo trovare la società che ci permetta di farlo. Io candidato per la panchina della Roma e per quella della Nazionale? A Di Francesco e a Ventura auguro di vincere tutte le partite da qui alla fine. Stessa cosa a Montella. Io adesso sono in vacanza e ci rimarrò per 10 mesi, fino a giugno. Non ho intenzione di rientrare prima. La panchina della Nazionale? Dentro di me ho ancora la voglia di allenare tutti i giorni e per questo non penso di prendere una nazionale. Eventualmente lo farò solo quando questa voglia mi passerà. L'Italia ha la forza di arrivare al Mondiale e lì di far bene anche se ci sono nazionali più forti: il calcio è un gioco di squadra e le fortune si costruiscono con la solidità difensiva come è spesso successo all'Italia".

BRAVO SARRI - Finale sul tecnico del Napoli: "Sta facendo un ottimo lavoro. Ha idee chiare e i giocatori lo seguono. Non so se sia l'anno giusto per il Napoli ma la squadra gioca bene".


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