© EPAMILANO - I rappresentanti di Gerard Deulofeu hanno chiesto nelle prossime 24-48 ore un incontro con i dirigenti del Barcellona per definire la situazione del loro assistito. Dopo le parole di Valverde nella conferenza stampa di sabato («Ha avuto le sue occasioni, ora punto su altri. Deve allenarsi e aspettare che torni il suo momento») è chiaro che il tecnico non conti più sull’esterno ex Milan e glielo ha fatto capire non convocandolo neppure per le gare dell’ultimo mese abbondante. D’accordo, lo spagnolo ha avuto un problema a un ginocchio, ma lo ha risolto in fretta e adesso, anche se sarebbe in grado di giocare, non va neppure in panchina.
RETROSCENA - In questa vicenda che l’Inter segue con grande attenzione perché Deulofeu è considerato una specie di usato sicuro alla luce dell’impatto che ha avuto nel Milan nella seconda parte della seconda stagione, l’aspetto economico gioca un ruolo importante. Non solo per il club di corso Vittorio Emanuele. Ve lo spieghiamo con un retroscena utile a capire quelle che potrebbero essere le prossime mosse (in uscita) del Barcellona. Lo statuto della società catalana è stato recentemente cambiato ed è stato posto un limite al monte ingaggi, un tetto (molto alto e parametrato con il fatturato) che non può essere superato pena l’obbligo da parte dei vertici di rassegnare le dimissioni. Il presidente Bartomeu e i suoi uomini, complice il rinnovo a cifre pazzesche di Messi e l’ingaggio super di Coutinho, si trovano in una situazione non facile perché hanno sfondato quel tetto e, oltre a giustificarsi con gli azionisti, devono anche mettere a posto qualcosina per il Fair Play Finanziario. Ecco dunque la necessità di far partire a gennaio 3-4 elementi della rosa che non rientrano nei piani di Valverde. Più che incassare soldi dalla cessione dei cartellini l’imperativo è abbassare il monte ingaggi. E questa potrebbe essere una buona notizia per l’Inter, un punto sul quale l’entourage di Gerard farà leva durante l’incontro con la dirigenza blaugrana.
I 100 GIOCATORI CHE VALGONO DI PIU'
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