ROMA - Al pronti via (come avrebbe detto Cesarone)? Sono quattro gli allenatori in corsa per la panchina azzurra. E in attesa Di Biagio traghettatore nelle prossime partite di marzo, contro Argentina e Inghilterra. Puoi rovesciare un mondo, commissariare il commissariabile, per cercare di dare un futuro azzurro al calcio. Ma la prima domanda a cui dovrai rispondere, in un clima tanto disadattato dalla crisi tecnico-politica della Federcalcio, è una: «Chi sarà il nuovo ct?». E dunque a lungo, ieri nel Salone d’Onore del Coni, questo è stato l’argomento che si è rincorso, rimpallato tra commissario (Fabbricini) e vice commissario (Costacurta), con totale trasparenza, figlia della voglia di dare subito un segno di ripartenza all’opinione pubblica, dopo l’harakiri svedese che ci è costato la Russia. Ecco i quattro nomi in corsa per la prestigiosa panchina azzurra:
1) ROBERTO MANCINI
Possibilità: 55%
Età: 53 anni
E' alla guida dello Zenit San Pietroburgo ed è il favorito per la panchina. A dire il vero Mancio (che Malagò avrebbe voluto ct già nel 2014) ieri era proprio a Roma (come ha confermato anche Fabbricini, dunque a conoscenza dei movimenti del tecnico...), in attesa di partire stamattina per Antalya in ritiro con la squadra (e lì rimarrà 12 giorni) in vista della ripresa del campionato dopo la sosta invernale. Ma non c’è stato il tempo neppure per un primo breve abboccamento. Comunque la Figc commissariata ne conosce il desiderio di azzurro. Il suo è stato il primo nome fatto in conferenza stampa: «Ha il profilo giusto, abbiamo anche giocato insieme nella nazionale militare...» ha chiosato Costacurta, forse per cancellare l’idea di antichi dissapori ai tempi del calcio giocato su opposte sponde.