© Getty ImagesNAPOLI - Quattro mani sono sempre meglio che due e si ricomincia, ma guarda un po’; proprio da lì: il mercato è sull’uscio, di nuovo, dopo un week end consumato un po’ in spiaggia e un po’ al telefono, e stavolta la prima missione esplorativa il Napoli andrà a compierla nella propria area di rigore. AAA cercansi portieri, però neanche disperatamente, perché una traccia esiste, eccome, e si riparte da lì, quella chiacchierata tra De Laurentiis e la famiglia Pozzo che è servita per dare il via alle danze ed aprire un nuovo e duplice fronte: Meret e Karnezis, a voi.
SI PROCEDA - Si sono già detti tutto quello che avevano da dirsi, De Laurentiis e i Pozzo, amici da sempre, come testimonia quella decina di affari allestiti e concretizzati negli ultimi quindici anni: pure stavolta accadrà qualcosa, a meno di clamorosi imprevisti, e la coppia di portieri che può risolvere, una volta e per sempre questa mini preoccupazione, è già stata allertata. Le cifre sono ormai note: l’Udinese avrebbe voluto trenta milioni di euro per Meret, solo per lui; e il Napoli ha risposto chiaramente: li daremmo pure, perché il talento è indiscutibile, ma ci sono soltanto tredici presenze nella passata stagione e una serie di problemi fisici che non possono essere ignorati nella valutazione complessiva. Si è partiti da venti milioni, si è arrivati egualmente a trenta (però facendo la somma di venticinque cash più bonus): perché De Laurentiis ha chiesto di inserire nell’accordo anche Karnezis, l’anno scorso al Watford, per tre stagioni all’Udinese, di fatto la chioccia di Meret, al quale ha aperto la strada soprattutto nella stagione 2015-2016, quando lo ha avuto come secondo. C’è conoscenza diretta e anche feeling, un bel modo per approcciare il campionato assieme, per ridurre il livello di tensione di un ragazzo di ventuno anni che ha talmente tanti pregi ma che verrà sollecitato con responsabilità enormi.