Juventus, ora vogliono restare tutti

Altro che gelosia per l’arrivo di Cristiano Ronaldo... Da Pjanic a Benatia, è tornato l’amore
Alberto Ghiacci
3 min

INVIATO A TORINO - L'effetto Cristiano non si ferma. A Torino da settimane si respira aria nuova e il giro di affari, tra turisti già presenti, prenotazioni future e magliette vendute, cresce di giorno in giorno. Sono arrivati, poi, i dati della prima foto in maglia Juve: 11 milioni di like su Instagram per il portoghese a cui ieri il club ha risposto, sempre via social, «il bianconero ti dona». E se anche Rocco Siffredi si allinea alla presentazione di Ronaldo per promuovere il suo lavoro (!), vuol dire che siamo a livelli mai visti. In tutti i sensi. Il rovescio della medaglia? Potrebbe esserci il rischio che i nuovi compagni di squadra, sentendosi oscurati, si chiudano, abbassino il livello di concentrazione in risposta alle luci puntate sempre e solo dalla stessa parte. Ebbene: in casa Juventus questo rischio non c’è, perché sono molti i componenti dello spogliatoio bianconero che già hanno dimostrato di aver gradito l’arrivo di Ronaldo. Di più: di essere contenti del nuovo compagno.


SORPRESA - L’ultimo esempio è arrivato ieri, rilanciato da un’intervista di Rodrigo Bentancur del 30 giugno scorso, dopo che il suo Uruguay aveva eliminato il Portogallo agli ottavi del Mondiale (2-1): «E’ stato incredibile - raccontava il giovane centrocampista della Juve, dopo l’antidoping - Ronaldo mi ha salutato chiamandomi per nome!». Come a dire che l’asso portoghese non era certo tenuto a sapere chi fosse quel 21enne in mezzo al campo. Lo sapeva invece, era uno dei suoi prossimi compagni bianconeri: dettagli che fanno la differenza nella percezione che la squadra avrà di Ronaldo nella vita di tutti i giorni. Il primo passo l’aveva mosso Cuadrado, che non si era fatto pregare. Appena saputo dell’arrivo di Cristiano, gli ha lasciato la maglia numero sette sorridendo sui social e chiedendo aiuto ai tifosi: «Ora che numero prendo?»

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