Summit con l'agente: Bakayoko vede il Milan

L'accordo è davvero vicino. Ma il Chelsea dovrà contribuire al suo stipendio
Summit con l'agente: Bakayoko vede il Milan© EPA
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MILANO - Tiémoué Bakayoko corre a grandi falcate verso il Milan, proprio come piace fare a lui in mezzo al campo. Le lunghe leve e la struttura fisica imponente hanno portato il club rossonero a scommettere sul centrocampista francese, anche se l’ultima stagione con il Chelsea non è stata eccezionale. Il Milan ha deciso di chiudere l’operazione e sta spingendo forte sull’acceleratore, tanto che ieri alle 13 c’è stato un summit di mercato in sede con il fratello manager di Bakayoko, l’intermediario italiano Federico Pastorello, e la dirigenza milanista, composta da Paolo Maldini e Leonardo. La nuova coppia di direttori è attiva più che mai e dopo aver incontrato Gattuso per fare il punto sul mercato lunedì sera a Gallarate, hanno ricevuto il via libera per Bakayoko.

TRATTATIVA - L’operazione procede in modo spedito e senza troppi intoppi, il colloquio a Casa Milan è durato più di un’ora e alla fine dell’incontro filtrava soddisfazione tra l’entourage di Bakayoko. Il Milan vorrebbe prendere il classe ’94 in prestito con diritto di riscatto, fissato sui 30 milioni di euro, poi deciderà il club a fine stagione se esercitarlo oppure rispedire il giocatore al Chelsea. Ma al momento si lavora su questa formula che potrebbe accontentare tutte le parti in causa. L’unico nodo ancora da sciogliere resta l’ingaggio del giocatore e molto probabilmente sarà pagato dal Milan con il contributo dei Blues. Bakayoko di fatto percepisce 6,5 milioni netti a stagione e Ma il Chelsea dovrà contribuire al suo stipendio se dovesse approdare in rossonero con questo stipendio, sarebbe il secondo più pagato della rosa dopo Gonzalo Higuain, ecco perché il Milan sta trattando con il Chelsea sulla suddivisione dell’ingaggio. Il francese comunque ha dato la massima disponibilità a trasferirsi in Italia e suo fratello manager è rimasto impressionato dallo stile Maldini-Leonardo durante il colloquio in sede. Comunque in serata, all’uscita da Milanello, Leo ha leggermente frenato: «Non siamo ancora in dirittura d’arrivo».

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