Icardi e Inter, venti di guerra

Esplode il caso rinnovo: secondo l’argentino non può guadagnare come Donnarumma e meno di Higuain
Icardi e Inter, venti di guerra© ANSA
Andrea Ramazzotti
3 min

ROMA - Icardi non può guadagnare meno di Higuain e Dybala. Icardi deve avere una clausola rescissoria “giusta”. Icardi merita 10 milioni a stagione, non un aumento di poche centinaia di migliaia di euro come quello proposto finora dal club. Al tavolo delle trattativa l’Inter si troverà di fronte una Wanda Nara molto determinata, ancora più rispetto all’estate 2016 quando aveva aperto il fronte del rinnovo forte di un’offerta del Napoli che doveva sostituire Higuain, passato alla Juventus. Inutile nascondere che la tensione nell’entourage del calciatore ieri ha raggiunto livelli di guardia e che Maurito è tutt’altro che felice sia della situazione relativa al suo futuro nerazzurro sia della multa presa perché martedì non si è presentato alla ripresa degli allenamenti complice un ritardo aereo.

PIÙ DEGLI ALTRI - In casa Icardi la gioia delle vacanze con i parenti in Argentina è già svanita. La parola d’ordine di Wanda è tenere il marito lontano dalle pressioni, non coinvolgerlo direttamente nella trattativa perché lui deve continuare a parlare con i gol. Nonostante ciò, però, anche lei ha riscontrato nel suo assistito una certa amarezza per un autografo sul nuovo accordo che non ha ancora messo. Nell’entourage del bomber di Rosario non capiscono perché la società non dia a Mauro il giusto valore dopo quello che lui ha dimostrato sia la scorsa stagione (29 reti determinanti per centrare il ritorno in Champions) sia nella prima parte del 2018-19 (4 centri in 6 incontri all’esordio in Champions più altri 9 in A). Wanda sa benissimo che Icardi è il più pagato della squadra, ma lei guarda i colleghi che militano in altre formazioni e constata che Higuain, con il ritocco dell’ingaggio avuto al momento del passaggio al Milan, è salito a 9,5 milioni a stagione, mentre Dybala è a 7,5. E secondo lei Maurito non può guadagnare né quanto Donnarumma (un top del suo ruolo, ma pur sempre un portiere) né un euro in meno rispetto ai due colleghi argentini. Anche perché altri club erano (e magari sono) disposti a offrire 10 milioni più bonus

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