Poco Dumfries, Chelsea e United si defilano

Le quotazioni dell’olandese restano in calo: per l'Inter l'alternativa resta il sacrificio di Brozovic
Poco Dumfries, Chelsea e United si defilano© Inter via Getty Images
Pietro Guadagno
4 min

MILANO - Due assist nel 3-0 che l’Olanda, lunedì sera, ha rifilato a Gibilterra. Vero, il livello dell’avversario era relativo, ma siamo arrivati al punto che non è più il caso di sottilizzare. Ogni occasione è buona, insomma, per andare a caccia di segnali del vecchio Dumfries. Era accaduto lo stesso dopo il passaggio vincente per Lautaro contro il Lecce. Lo stesso bomber argentino, nell’occasione, aveva voluto celebrare il compagno, precipitato in una spirale negativa. E l’universo nerazzurro aveva sperato che fosse l’inizio della ripresa. Niente da fare, invece. Il 2023 del laterale olandese è proseguito con lo stesso andazzo. Emblematico in questo senso pure il finale della gara con lo Spezia: prima il rigore conquistato per il temporaneo pareggio e subito dopo l’inutile fallo in area che ha permesso ai liguri, sempre dal dischetto, di portare a casa i 3 punti. Ora, Inzaghi spera che Dumfries possa beneficiare dell’aria respirata in nazionale e tornare quello di prima del Mondiale.

Scenari da confermare

Peraltro, è lo stesso auspicio di Marotta e Ausilio. Visto che proprio il laterale Orange, da tempo, è stato designato come pedina da sacrificare sull’altare dell’attivo di mercato da raggiungere entro il prossimo 30 giugno. Il problema è che, quando la scelta è stata fatta, la quotazione di Dumfries era superiore ai 50 milioni di euro e tendeva addirittura ai 60. Adesso, invece, siamo attorno alla metà o poco più. E non è nemmeno scontato che i club che si erano fatti avanti nei mesi scorsi, vale a dire Chelsea e Manchester United, su tutti, confermino il loro interesse. Anche loro, insomma, attendono segnali. Altrimenti, potrebbero orientarsi su altri obiettivi. I Blues, volendo, lo avrebbero già fatto, con l’acquisto di Malo Gusto da Lione, che sbarcherà a Londra a giugno. C’è chi sostiene che proprio il mercato abbia tolto tranquillità a Dumfries. Sta di fatto, però, che proprio in questi giorni si è concretizzato il cambio di procuratore: addio all’avvocato Pimenta, che aveva preso in gestione in prima persona i giocatori di Raiola, e sbarco nell’agenzia Wasserman Group. Significa che toccherà proprio a questi ultimi trovare la soluzione migliore a giugno, evidentemente in concerto con l’Inter. Che, senza un adeguato incasso per la cessione di Dumfries, si troverebbe costretta a individuare un altro “pezzo pregiato” da mettere in vendita in tempi rapidi. Vero è che per Brozovic il destino pare segnato, ma non è scontato trovare così rapidamente una sistemazione per il croato.

Erede designato

Intanto, il club nerazzurro continua a tenere aperto il canale di comunicazione con i rappresentanti di Buchanan, vale a dire l’esterno canadese grande favorito per prendere il posto di Dumfries. È da mesi ormai sul taccuino dei dirigenti nerazzurri, che costantemente si aggiornano sulla situazione. Per acquistarlo dal Bruges dovrebbe essere sufficiente una cifra attorno ai 15-20 milioni: sostenibile, quindi, con l’olandese quotato almeno 50, un po’ meno con il suo valore dimezzato. Al momento, comunque, non ci sono stati cambiamenti di rotta in viale Liberazione: Buchanan resta nel mirino. Tanto più che le sue caratteristiche fanno comodo: è più offensivo di Dumfries, ma soprattutto sa come puntare e saltare l’uomo, creando superiorità. In rosa, quest’anno, non ci sono elementi con queste doti e la squadra di Inzaghi lo ha patito, soprattutto quando si è trovata di fronte ad avversari chiusi. Già, ma se i rumors attorno ad un avvicendamento in panchina, con sbarco di De Zerbi alla Pinetina si dovessero effettivamente concretizzare? Nessun pro blema, Buchanan è di base un esterno alto e dunque non avrebbe problemi a inserirsi nel sistema del tecnico bresciano.


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