Napoli, il mediano per Mazzarri è Soumaré: contatti continui con il Leicester

Il francese ha superato Emre Can e Hojbjerg nelle preferenze dei campioni d'Italia: è la prima scelta. Tramontata l'ipotesi Fornals

NAPOLI - Ma un altro Anguissa non c’è... E quindi, bisognerà inventarselo: cercare in questo calcio europeo, provando a metterlo sottosopra; scandagliando le zone più impervie ma anche le più rigogliose; scavando tra le relazioni del data-base; aggiungendoci qualcosa di proprio. Perché un simil Anguissa è difficile da scovare, ammesso che ci sia: e in questi giorni da dedicare alle riflessioni, il Napoli s’è pure fatto due conti. Uno che sappia fungere da “bosco e da riviera”, un interditore a cui eventualmente consegnar palla in libertà esiste, si chiama Boubakary Soumaré, sta dentro al progetto anagraficamente (25 anni tra un mese), ha costi non esagerati e se si allineano i satelliti ci scappa pure di non dover cliccare per un bonifico: al Siviglia ha appena cominciato a conquistarsi gli spazi che avrebbe voluto anche in precedenza, e questo è un problema, ma la tentazione di provarci in Italia e andarsene un po’ in giro con lo scudetto (altrui) al petto non gli dispiacerebbe, sarebbe uno stimolo da cui lasciarsi lusingare. 


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Napoli, la svolta

Soumaré è un calciatore del Leicester, che dopo lo shock della retrocessione è finito nella Liga con il Siviglia: inizio claudicante, cinque panchine di seguito e solo 30' di campo, poi l’esplosione. Ma in Spagna c’è da lottare per la salvezza e ieri il mediano non ha giocato contro l’Athletic Bilbao: escluso all’ultimo momento per problemi personali, quasi come fosse un indizio sulla sua volontà di cambiare aria. Il Napoli sta monitorando, come si fa in casi del genere, e ha cominciato la trattativa da lontano, anche perché un mister X esiste sempre, guai se non fosse così, e bisogna starsene nell’ombra per evitare che venga fuori. 

Napoli, la selezione

Il Napoli si è disimpegnato, dopo le prime fugaci chiacchierate, per Emre Can: è rimasto spaventato dalla valutazione (18 milioni di euro) e dall'ingaggio (quattro e mezzo), cifre che pure sarebbero state semplici da immaginare, considerato il casato (il Borussia Dortmund) frequentato dal tedesco di origine turche che ha pure un suo appeal. E, con discrezione, il Napoli si sta sfilando anche da Hojbjerg, perché con il Tottenham non è semplice far convergere i rispettivi - e diversi - interessi, nei quali per gli inglesi non viene contemplato il prestito senza obbligo di riscatto. Caricarsi di responsabilità del genere, a gennaio, è un impegno che AdL prenderebbe per un giovane, non per un quasi ventinovenne (il prossimo agosto). 


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Napoli, e intanto...

In organico, c’è l’esigenza di aggiungere i muscoli ad un settore che ha appena perso Elmas, che non sa quando ritroverà Anguissa, che deve ancora scoprire le reali potenziali di Cajuste, uno degli investimenti dell’estate scorsa che ancora non è riuscito ad imporsi: e le risposte dal campo dello svedese - ma anche di Natan e di Lindstrom, le “scommesse” di Micheli - inducono alla cautela, perché al Napoli non solo è vietato sbagliare ma è anche indispensabile indovinare l’acquisto che a presa rapida sappia conferire equilibrio ed agilità di calcio e di pensiero. Una divagazione, durata un attimo, è stata fatta su Pablo Fornals, che a giugno si libera dal West Ham ma che comunque viaggia su stipendi in linea con la Premier, poi la conversione ha trascinato ancora e di nuovo a Soumaré: c’è un uomo solo che s’intravede nel cuore del centrocampo, almeno per adesso. 


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NAPOLI - Ma un altro Anguissa non c’è... E quindi, bisognerà inventarselo: cercare in questo calcio europeo, provando a metterlo sottosopra; scandagliando le zone più impervie ma anche le più rigogliose; scavando tra le relazioni del data-base; aggiungendoci qualcosa di proprio. Perché un simil Anguissa è difficile da scovare, ammesso che ci sia: e in questi giorni da dedicare alle riflessioni, il Napoli s’è pure fatto due conti. Uno che sappia fungere da “bosco e da riviera”, un interditore a cui eventualmente consegnar palla in libertà esiste, si chiama Boubakary Soumaré, sta dentro al progetto anagraficamente (25 anni tra un mese), ha costi non esagerati e se si allineano i satelliti ci scappa pure di non dover cliccare per un bonifico: al Siviglia ha appena cominciato a conquistarsi gli spazi che avrebbe voluto anche in precedenza, e questo è un problema, ma la tentazione di provarci in Italia e andarsene un po’ in giro con lo scudetto (altrui) al petto non gli dispiacerebbe, sarebbe uno stimolo da cui lasciarsi lusingare. 


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