Retroscena Huijsen alla Roma: così Mourinho ha vinto la partita

Una storia di famiglia dietro il sì del difensore al club giallorosso
Retroscena Huijsen alla Roma: così Mourinho ha vinto la partita
Fabio Massimo Splendore e Eleonora Trotta
4 min

ROMA - Huijsen alla Roma è anche una storia di famiglia, di rapporti e di promesse sussurrate, in campo e al telefono. Con Mourinho assoluto protagonista e regista di un’operazione voluta e studiata senza lasciare nulla al caso, in perfetto stile Special One. Huijsen del resto è un giocatore molto sensibile e attento a ogni step della sua carriera. Prima di scegliere la Juve, ha valutato con calma e lucidità tutte le proposte sul tavolo: lo volevano le big più importanti dal Barcellona al Bayern, al Real Madrid, ma ha scelto i bianconeri perché secondo lui avevano in mente il percorso ideale per la sua crescita professionale: preferendoli, per il rush finale, proprio ai Blancos. La famiglia, dicevamo: perché proprio il rapporto tra Mourinho e il papà del ragazzo, Donny, si è rivelato importante per convincerlo a firmare con i giallorossi.

Mourinho, pressing al telefono

Lo Special One si è mosso in prima persona telefonando più volte al papà del ragazzo, Donny Huijsen, attaccante di riserva dell’Ajax, club in cui era cresciuto a inizio anni Novanta. Papà Donny - che ha vestito anche la maglia dell’Az Alkmaar - era allenato da Van Gaal all’Ajax, una sorta di gancio del contatto: bisogna ricordare che Mou è stato il secondo del tecnico olandese alla fine degli anni Novanta al Barcellona e che i due hanno mantenuto nel tempo un rapporto altalenante, con qualche momento di ruvidità, ma sempre “aperto”. Mou ha detto a Donny di volere il figlio a Roma e il papà è stato il primo a interessarsi per provare a forzare la mano, poi con il sostegno del figlio, rispetto al piano condiviso tra la Juve e il Frosinone, ovvero Giuntoli e Angelozzi, con il manager del ragazzo Alex Santisteban. Succede quindi che, sfumato Bonucci, la Roma fa un primo tentativo per il centrale olandese: era il 27 dicembre, quando anche su queste pagine raccontiamo dei primi contatti tra la Roma e il calciatore, all’epoca promesso sposo del Frosinone.

La strategia di Mourinho

José Mourinho però non demorde: è convinto che Huijsen possa davvero rivelarsi funzionale alle esigenze tecniche e finanziarie del club. Per questo motivo chiede a Pinto di insistere e di impostare la trattativa, che con in pugno il sì del calciatore diventa praticabile: in più gli scout della Roma avevano il profilo dell’olandese cerchiato in rosso da prima che andasse alla Juve. Hujisen non ha resistito infatti al richiamo di Mourinho e della Roma. Una stima registrata anche in occasione della sfida con la Juventus quando, davanti alle telecamere, lo Special One si è avvicinato per sussurrare nell’orecchio del giocatore una promessa. Una sorta di “ti aspetto a Roma” in grado di conquistare definitivamente il classe 2005, che da quel giorno ha iniziato a parlare solo della squadra giallorossa con gli amici e con il suo procuratore. Il resto è storia recente. L’agente Santisteban si è presentato giovedì nella sede della Juve per cambiare le condizioni del prestito - da secco a oneroso - e dirottare il giocatore verso la Capitale. Questa, ricordiamolo, una formula pensata dalla Juve anche per giustificare la rottura del patto con il Frosinone e incassare una piccola somma necessaria per il mercato di questa finestra. Un’altra mossa studiata senza appunto lasciare nulla al caso.


© RIPRODUZIONE RISERVATA