Chiesa alla Roma: perché è un affare possibile, i retroscena

Pellegrini e gli altri compagni si sono confrontati con lui e i Friedkin possono valutare il colpo
Roberto Maida
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ROMA - C’è il contatto, c’è il contesto, c’è il concetto. Daniele De Rossi ha indicato il primo rinforzo da introdurre nella nuova Roma: è Federico Chiesa, ieri indomabile avversario con la maglia della Juventus, l’altro ieri giocatore apprezzato durante l’Europeo del 2021 vissuto da collaboratore tecnico della Nazionale di Mancini. I due hanno un ottimo rapporto, come testimonia l’abbraccio caloroso immortalato dalle telecamere al termine di Roma-Juve, e sono sentiti più volte nelle ultime settimane. Eh sì perché, da quando ha saputo dai Friedkin che sarebbe stato confermato per la prossima stagione, De Rossi ha cominciato a lavorare per il futuro, sfruttando le sue conoscenze e la sua leadership per migliorare l’organico. Compatibilmente con i paletti finanziari imposti dalla proprietà e dal fair play Uefa.  

La disponibilità di Chiesa e il possibile affare

Chiesa ha spiegato a De Rossi che è pronto a parlare di un possibile trasferimento. Ha il contratto in scadenza nel 2025 e non ha ancora trovato un accordo per il rinnovo. Ora guadagna 5 milioni più 1 di bonus ma vorrebbe un ritocco verso l’alto: da qui lo stallo con la Juventus che invece sarebbe disposta a negoziare un prolungamento sulle cifre attuali. Visto che sta per sposarsi con Lucia Bramani, la compagna della vita, Chiesa preferirebbe cambiare squadra e città adesso piuttosto che nei prossimi anni. Ma da qui a dire che l’operazione andrà a buon fine, ce ne corre. Servono tanti soldi per convincere la Juventus a vendere un giocatore importante, anche se a fine contratto, e bisogna accontentare le richieste economiche del procuratore, Fali Ramadani. Inoltre la decisione sull’allenatore, con l’eventuale commiato da Allegri, può orientare le scelte di Federico. Dal punto di vista della Roma la condizione non banale per impostare una trattativa è l’agognato ritorno in Champions League, che al momento è in forte dubbio: per come si è messo il campionato, al netto di eventuali miracoli a Leverkusen, serve una vittoria domenica a Bergamo per tenere l’Atalanta alle spalle e quindi difendere il quinto posto in classifica. 

Lo stato fisico di Chiesa e i colloqui

I Friedkin sono solitamente contrari a investire su calciatori che siano stati operati al ginocchio. In passato hanno rinunciato all’acquisto già definito di Milik dal Napoli, con Dzeko che sarebbe andato alla Juventus. E più recentemente hanno venduto Zaniolo al Galatasaray senza troppi rimpianti, avendo escluso l’ipotesi di rinnovargli il contratto. Ma sull’affidabilità di Chiesa, che si ruppe il crociato proprio all’Olimpico contro la Roma nel gennaio del 2022, sono stati rassicurati: in questo campionato le 30 presenze (con 7 gol) sembrano già una garanzia. Dopo aver portato a Trigoria prima Dybala e poi Lukaku, sarebbe il terzo colpo sensazionale della loro gestione. Nei giorni scorsi Chiesa ha parlato della Roma anche ad alcuni compagni di Nazionale: soprattutto si è confrontato con il capitano, Lorenzo Pellegrini, che sarebbe ben lieto di accoglierlo. Curiosamente, se sbarcasse nella Capitale, Federico giocherebbe in una città che ha ospitato anche il padre Enrico, ingaggiato dalla Lazio nella stagione 2002/2003.
  

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