Le pagelle di Juve-Barcellona. Morata 7, Iniesta da 8

Voti alti per i tecnici Allegri e Luis Enrique. Arbitro da bocciare
Le pagelle di Juve-Barcellona. Morata 7, Iniesta da 8
Stefano Chioffi
6 min

JUVENTUS

BUFFON 7 - Magistrale la parata su Dani Alves con la mano sinistra: istinto e forza. Una fotografia da Pallone d’oro. Si ripete all’inizio del secondo tempo: tuffo e respinta sul tiro di esterno destro di Suarez. Tiene in piedi la Juve fino all’ultimo secondo.

LICHTSTEINER 6 - Sulla fascia destra deve fare i conti con Neymar: notte complicata, ma lo svizzero ha un’energia infinita e costruisce l’azione del pareggio di Morata.

BARZAGLI 7 - Rientra in extremis da un infortunio e gioca dall’inizio per tamponare l’assenza di Chiellini. In avvio non tiene il passo di Neymar e viene sorpreso dal brasiliano in occasione del gol di Rakitic. Si riscatta subito con una chiusura in scivolata su Suarez e con una prova piena di sostanza.

BONUCCI 7 - Partenza in salita, ma riesce a restituire tranquillità al reparto dopo il graffio di Rakitic. Governa il reparto e ferma un contropiede del Barça verso la fine del primo tempo.

EVRA 6 - Terza finale di Champions per il francese, dopo quelle giocate con il Monaco e il Manchester United. E’ attento in marcatura, si propone in fase di appoggio.

PIRLO 6 - Si mette al servizio della Juve: grinta, applicazione, copre con la generosità qualche appoggio sbagliato.

MARCHISIO 7 - Nel primo tempo spaventa il Barcellona con due bolidi da venti metri. Mezzala, ma anche regista, quando Pirlo va in affanno. Da un suo colpo di tacco nasce l’1-1 della Juventus.

POGBA 6,5 - Prova a scuotere la Juve dopo un avvio da incubo. Fa emergere la sua personalità, si allarga sulla fascia, cerca il colpo giusto, ma il Barcellona gli piazza diverse trappole.

VIDAL 5 - Clima elettrico, si prende subito un giallo e viene richiamato dall’arbitro. Non ingrana, soffre il peso della finale. Litiga con Dani Alves. Si smarrisce.

MORATA 7 - Va in pressing sui difensori del Barcellona, lotta e si sacrifica, protegge il pallone, cerca di far uscire la Juve dal guscio. Dimostra maturità e orgoglio. Segna il quinto gol in questa Champions, dimostrando di essere ormai un top-player e alimentando i rimpianti del Real.

TEVEZ 6 - Morata trova il pareggio, sfruttando una respinta di Ter Stegen dopo una magia dell’argentino. Qualche lampo, ma anche un lavoro da gregario: arretra spesso sulla trequarti, nel tentativo di agevolare la costruzione della manovra.

ALLEGRI (ALL.) 7 - Quinto allenatore italiano ad aver raggiunto la finale della Champions League (dopo Ancelotti, Capello, Lippi e Di Matteo). La sconfitta di Berlino non rovina un anno meraviglioso: scudetto e Coppa Italia. Prima di mettere in ansia il Barça dei fenomeni. Merita i complimenti. Ha azzerato i giudizi negativi di Conte sul valore europeo e sulle prospettive della Juve.

BARCELLONA

TER STEGEN 6,5 - Blocca con sicurezza un tiro da fuori area di Marchisio. Non ha colpe sul gol di Morata: il tedesco si allunga per deviare il tiro di Tevez e lo spagnolo - lasciato solo da Mascherano - ne approfitta. Avvalora la scelta di Luis Enrique, che lo ha sempre preferito al cileno Bravo in Champions League e nella Coppa dl Re.

DANI ALVES 6 - Ha il contratto in scadenza, è entrato in polemica con il presidente Bartomeu e ha creato le basi per il divorzio. Incomprensioni e malumori che non inquinano la sua finale. Corsa e qualità, dopo essere naufragato un anno fa al Mondiale con il Brasile di Scolari, davanti alla Germania e all’Olanda.

MASCHERANO 5 - Sbanda di fronte a Morata, che è il miglior marcatore spagnolo di questa Champions con cinque gol. Perde il confronto con l’ex talento del Real Madrid.

PIQUÉ 7 - Regista arretrato, ha il compito di far ripartire l’azione. Ragiona da centrocampista e da difensore puro: intercetta in area un cross insidioso di Pogba. Prova da leader.

JORDI ALBA 6 - Gioca nel ruolo di terzino, ma privilegia gli inserimenti e prende spesso l’iniziativa. In copertura stenta un po’ e ferma con le brutte maniere Pogba, ma l’arbitro lo grazia in modo inspiegabile.

RAKITIC 7 - Firma il terzo gol più veloce in una finale di Champions: piazza il pallone con una precisione chirurgica. Un anno fa aveva regalato l’Europa League al Siviglia di Emery.

BUSQUETS 7 - Svolge un lavoro oscuro, ma il suo senso della posizione e la sua solidità nei contrasti rappresentano una risorsa preziosa nel Barcellona dei faraoni.

INIESTA 8 - Subito un numero da prestigiatore che colora la finale: suo l’assist d’oro per Rakitic. Velocità di pensiero e genialità: ha un’altra marcia.

MESSI 7 - Vince la quarta Champions della sua carriera: 77 gol e 22 assist in 99 presenze con la maglia del Barcellona. Quando parte in progressione, crea il panico: inventa il 2-1 e asfalta la strada per il successo di Berlino.

SUAREZ 6,5 - Ha un’intesa perfetta con Messi e Neymar. L’uruguaiano riporta in vantaggio il Barcellona con un morso velenoso, proprio nel momento in cui la Juve aveva preso il controllo della sfida.

NEYMAR 7,5 - Nasconde il pallone a Barzagli e innesca l’azione del gol. Due anni di calcio europeo gli hanno permesso di compiere il definitivo salto di qualità. Elegante e altruista.  Mette il marchio del 3-1 sulla finale.

LUIS ENRIQUE (ALL.) 8 - Regala al Barcellona la quinta Coppa dei Campioni/Champions della sua storia. E chiude un anno splendido: Liga, Coppa del Re e trionfo in Europa. Il suo Barcellona ha segnato in questa stagione 175 gol e ha vinto l’85% delle partite.

L’ARBITRO ÇAKUR 5 - Non vede, verso la fine del primo tempo, un intervento da punizione di Jordi Alba su Pogba, a mezzo metro dall’area. Giusto annullare un gol a Neymar, che colpisce il pallone prima con la spalla e poi con la mano. Poi, quasi allo scadere, il brasiliano firmerà il 3-1.


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