Champions League, pari tra Paris Saint Germain e Manchester City. Il Real Madrid crolla a Wolfsburg

Grande equilibrio nella gara del Parco dei Principi, caratterizzata da una girandola di emozioni e da un Ibra croce e delizia dei tifosi locali. In Germania, invece, salta la sorpresa, con i dinamici locali che inguaiano seriamente i blancos
Champions League, pari tra Paris Saint Germain e Manchester City. Il Real Madrid crolla a Wolfsburg© Bongarts/Getty Images
Andrea De Pauli
7 min

PARIGI (FRANCIA) - Rigori falliti, rigori trasformati, erroracci difensivi e prodezze individuali. Non si fa mancare nulla la seconda giornata dell’andata dei quarti di Champions League, che si conclude con un pirotecnico pareggio, scandito da quattro gol, tra Paris Saint Germain e Manchester City e con l’incredibile scivolone del Real Madrid, che compromette seriamente il passaggio alle semifinali facendosi sconfiggere per 2-0 dallo sbarazzino Wolfsburg.

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IBRA NEL BENE E NEL MALE - Non delude la sfida da nababbi tra Paris Saint Germain e Manchester City, che si ritrovano a incrociare i propri destini nei quarti della presente edizione del torneo, dopo aver investito, tra i due club, la bellezza di 1.134 milioni complessivi nell’ultimo lustro. Tra i padroni di casa, ancora orfani di Verratti, riappare dopo 52 giorni ai margini, il laterale Aurier, messo fuori rosa dopo il video-shock in cui ne diceva di tutti i colori contro Blanc, Ibrahimovoc e Sirigu. Tra i citizen ancora fuori Kompany. Grande protagonista del primo tempo, Ibra, che prima del quarto d’ora si fa respingere da Hart un rigore provocato da un goffo intervento di Sagna sull’astuto David Luiz. Una decina di minuti e, ancora Zlatan spara altissimo, solo soletto davanti all’estremo difensore inglese. Decisamente più preciso il redivivo De Bruyne, che al 38’, alla prima vera occasione, insacca al termine di un contropiede ordito da Fernandinho. A rimettere le cose a posto, però, ci pensa proprio Ibra, che si fa perdonare approfittando di un errore da oggi le comiche di Fernando, che calcia addosso allo svedese dopo aver ricevuto da Hart al limite dell’area, con la palla che rimbalza beffardamente nel sacco.

PSG-MANCHESTER CITY: GUARDA LE STATISTICHE DEL MATCH

WOLFSBURG-REAL MADRID: GUARDA LE STATISTICHE DEL MATCH

ANCORA BOTTA E RISPOSTA - In una ripresa aperta dall’ammonizione di Matuidi, che si perderà il ritorno dell’Etihad esattamente come David Luiz, i parigini trovano presto il sorpasso con Rabiot, lesto nel ribadire in porta, dopo una gran parata del numero uno della nazionale inglese su una capocciata di Cavani. La difesa citizen sbanda paurosamente e Ibra, attorno all’ora di gioco, vince il duello fisico con Aurier e centra una clamorosa traversa con un’imperiosa capocciata. Gli orgogliosi britannici, però, con il passare dei minuti riescono a ricomporsi e, al 27’, trovano addirittura il pari con Fernandinho, che insacca al termine di una giocata caotica in cui Thiago Silva e Aurier si dimostrano tutt’altro che impeccabili. L’incredulo Blanc non ci sta e sbilancia pericolosamente in avanti il PSG inserendo lo sgusciante Lucas Moura per Rabiot. Il risultato, però, non si schioda più. Giochi apertissimi in vista del ritorno di martedì prossimo.

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CAPITOMBOLO REAL - Serata decisamente più complicata del previsto per il Real, che dopo la sbornia del Clásico forse prende un po’ sottogamba il confronto con il Wolfsburg del presidente Francisco Javier Garcia Sanz, sfegatato tifoso merengue e amico intimo del presidentissimo Florentino Perez. I primi nefasti presagi si materializzano dopo appena una manciata di minuti, quando Gianluca Rocchi annulla correttamente un gol a Cristiano Ronaldo, pizzicato in fuorigioco. Varcato il quarto d’ora, passano i tedeschi. Casemiro atterra il generoso Schürrle in mezzo all’area e il glaciale Ricardo Rodriguez insacca dal dischetto. Finisce così l’imbattibilità di Keylor Navas, che non aveva ancora concesso alcun gol nel torneo. Al 25’, poi, arriva pure il raddoppio dei padroni di casa, grazie ad Arnold che realizza con un tocco rapace su centro rasoterra dalla destra di Bruno Henrique, favorito da una dormita collettiva dell’allegra coppia Sergio Ramos-Marcelo. Se non dovesse bastare, poi, si fa male pure Benzema, costretto a cedere il posto a Jesé. Nella ripresa, Zidane si gioca la carta Isco per Modric, ma il risultato non cambia più. Guai seri per le merengues, che al Bernabeu saranno costretti a concedere praterie ai contropiedisti verdi nel tentativo di centrare la complicatissima remontada.

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