ROMA - Il primo pensiero, a caldo, è quello di dire che adesso meno Spagna incontriamo sulla nostra strada meglio è. Ma in questa serata di Champions, nonostante la sconfitta della Roma a Madrid e il pareggio della Juve allo Stadium contro il Barcellona (senza Messi per minuti 55), riteniamo che l’Italia possa portare almeno due squadre agli ottavi. La terza, il Napoli, è ancora in corsa ma dovrà affidarsi soprattutto a Guardiola e alla sua indiscutibile serietà: il passaggio di Insigne, infatti, non dipenderà solo dagli azzurri ma anche dal City. Allegri non voleva perdere contro i blaugrana, che hanno pensato più alla sfida scudetto con il Valencia che a fare la guerra alla Juve. Chiudendo con quattro mediani e non più con quattro attaccanti, il tecnico toscano ha mandato un segnale chiaro: si giocherà tutto ad Atene, con l’Olympiacos, già eliminato.
La Roma è caduta a Madrid ma nell’ultima sfida affronterà il Qarabag all’Olimpico e non è ipotizzabile che possa avere problemi. Non inganni il risultato, provocato da una doppia prodezza firmata da Correa (cross) e Griezmann (gol): i giallorossi hanno giocato con grande personalità, costringendo l’Atletico a rifugiarsi nel contropiede. Ricordiamo che il 12 settembre scorso, all’andata, Simeone aveva messo in grande difficoltà Di Francesco, tanto da spingerlo a inserire un difensore in più per proteggere lo 0-0. Ieri, invece, la Roma è volata a Madrid ad aggredi re gli spagnoli per vincere: la squadra giallorossa è cresciuta sotto tutti i punti di vista e comunque oggi qualsiasi tifoso avrebbe firmato per arrivare in questa situazione con due colossi come Chelsea e Atletico. Tre italiane giocheranno stasera in Europa League, ma una - la Lazio - è già qualificata. Milan e Atalanta, invece, cercheranno punti decisivi con Austria Vienna (a San Siro) ed Everton (a Liverpool): Montella non dovrà solo vincere ma anche iniziare una serie positiva degna della squadra che allena
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