LA PARTITA - Nella successiva conferenza si entra poi sugli aspetti tattici della partita in programma domani sera: «Una partita difficile perché il Feyenoord mi sembra cresciuto dall’andata a a oggi, soprattutto a livello di solidità difensiva. L’altro rischio è spendere energie mentali su una partita su cui non possiamo influire (Shakhtar-City, ndr) togliendole da quella che dobbiamo giocare. Come sostituirò Insigne? Dicono sempre che non cambio e allora non lo farò: giocheremo in dieci - dice scherzando -. Dopo aver fatto il record di punti in campionato, otremmo essere il gruppo che per la prima volta nella storia del Napoli si qualifica per due anni di fila agli ottavi di Champions».
A chi gli chiede quanto gli manca la possibilità di usare il 4-2-3-1 nel finale di alcune gare Sarri risponde così: «Con Milik e Mertens ha un senso, senza una prima punta vera è più difficile e infatti mi sono pentito di averlo usato nel finale contro il City, perché abbiamo preso alcune ripartenze micidiali e ho chiesto scusa ai ragazzi per averli mandati in qualche modo di fromnte a un'umiliazione».
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Napoli, Sarri punge: «Spalletti mi augura il settimo posto? Io spero in un'Inter ottava»
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