Per Zidane, che con i blancos ha vinto anche da calciatore, il Real significa: "tutto perche' mi ha dato tutto. Ricordo quando il presidente Florentino Perez mi ha portato qui, perche' e' stato lui a volermi. Gli devo tutto. Ero un giocatore e ora sono allenatore. Ormai sono a Madrid da 17-18 anni e mi sono ambientato bene, lo stesso vale per la mia famiglia. Devo tutto al presidente, al club e ai tifosi, che mi hanno sempre dimostrato il loro affetto. E' la mia storia e spero che continui".Ha vinto da giocatore, sta trionfando anche da allenatore. "E' completamente diverso. Da giocatore ho vinto, ma anche se pensavo al gruppo perche' ero uno della squadra, quando preparavo le partite mi concentravo su di me - spiega Zizou -. Oggi alleno e sono responsabile di 25 giocatori, quindi e' totalmente diverso.Ne ho parlato con Carlo Ancelotti. Gli ho fatto la stessa domanda e lui mi ha detto: 'Lo vedrai da solo. Dato che sta per succedere anche a te, riuscirai a capirlo da solo'. Mi ha detto che vincere da allenatore era molto piu' bello e difficile, aveva ragione".(In collaborazione con Italpress)