ROMA - Una sfida pazzesca. Da 2 miliardi di euro. Eccolo, milione più milione meno, il valore delle rose di Juventus e Real Madrid. Una cifra in continua crescita complici gli investimenti fatti nello scorso mercato estivo per Neymar e Dembelé e in quello invernale per Van Dijk e Coutinho. E siccome tra due mesi e mezzo inizierà anche il Mondiale, certe cifre magari saranno riviste ancora al rialzo, soprattutto se a domandare il prezzo saranno club dalla disponibilità economica “illimitata” come il Psg, il City, lo United o il Barcellona. Il gioiello più lucente in mostra stasera sarà naturalmente Cristiano Ronaldo, l’uomo dei record, ma certe notti in passato hanno visto risplendere di una luce accecante anche Dybala. Proprio con una doppietta in Juve-Barcellona 3-0 dell’11 aprile 2017 Paulo si è costruito una fama da predestinato. In questa stagione, nelle due gare della fase a gironi contro il Barça, la Joya ha steccato, ma a Londra contro il Tottenham ha infranto il tabù del gol che in Champions durava da 11 mesi.
TRA SOGNO E REALTA’ - La scorsa estate dalla Cina a Florentino Perez è arrivata una proposta da 200 milioni di euro per acquistare il cartellino del portoghese che aveva da poco rinnovato il suo contratto fino al 2021 con una clausola rescissoria da 1 miliardo di euro. Il Real disse no e non si è pentito visto che la lista dei record di CR7 va costantemente aggiornata: è arrivato a 443 reti con la maglia delle merengues, a quota 120 nelle competizioni dell’Uefa per club (117 in Champions), ha in bacheca 5 Palloni d’Oro come Messi e 4 Champions League. Numeri destinati a rimanere nella storia e che, se non fosse per l’età con la quale anche lui deve fare i conti (33 anni), ne farebbero il giocatore più costoso al mondo. In realtà in questo momento Ronaldo non ha prezzo semplicemente perché non è sul mercato. Diverso il discorso per Dybala che nella sua carriera non ha fatto neppure lontanamente vedere quello che ha mostrato il fuoriclasse portoghese, ma che dalla sua parte ha il vantaggio dell’età e del “titolo” di erede designato di Messi. In quest’ottica, già adesso, la Joya non può valere un euro di meno rispetto a Coutinho, ex Liverpool, pagato dal Barcellona 160 milioni.
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