Milan, girone d'acciaio. Napoli, Inter, Lazio: è andata bene

Psg, Borussia Dortmund e Newcastle: per i rossoneri in Champions un compito arduo, anche se alla loro portata. Appassionante la sfida dei campioni d'Italia al Real di Ancelotti. Per Inzaghi l'insidia maggiore è il Benfica, per Sarri l'Atletico di Simeone, ma dolersi per questo sorteggio è vietato
Xavier Jacobelli
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Macché ferro, è d'acciaio il girone del Milan, alla ventesima partecipazione nel massimo torneo continentale, la terza consecutiva dopo il digiuno protrattosi per sette anni. Due grandi ex come Donnarumma e Tonali, tre avversarie toste, a cominciare dal Psg, da cui Messi e Neymar se ne sono andati, di cui Verratti è separato in casa, ma Mbappé è rimasto e, da solo, vale più di mezza squadra dei qatarioti che in dodici anni hanno speso 1.300 milioni per non vincere nulla in campo internazionale. Nelle fila del Psg c'è anche Lucas Hernandez, fratello di Theo: a San Siro e al Parco dei Principi sarà un bel duello in famiglia. Borussia Dortmund, mancato campione di Germania all'ultimo minuto e Newcastle, di nuovo in Champions dopo vent'anni, chiudono il cerchio di un raggruppamento che farà scintille.

Champions, il sorteggio delle italiane

Al Napoli campione d'Italia è andata meglio. È vero, la sfida con il Real di Ancelotti regge da sola il cartellone, eppure, con rispetto parlando, Braga e Union Berlino neobonucciana non risultano avversari imbattibili la squadra che, prima volta nella sua storia, Spalletti imperante, era approdata ai quarti di finale. Le parole fiduciose di Marotta sul girone interista riflettono la consapevolezza che Benfica, Salisburgo e Real Sociedad siano alla portata dei vicecampioni d'Europa: l'insidia maggiore per Inzaghi si chiama Benfica. Anche Sarri può sorridere: sulla carta l'Atletico di Simeone si annuncia come il rivale più ostico di Sarri; Feyenoord e Celtic sono decisamente alla portata. Sarà una Champions tutta da seguire, augurando alle italiane di arrivare il più lontano possibile. Alla luce di quanto sono state capaci di fare nell'ultima edizione, questo non è solo un auspicio. È un atto di fiducia.


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