Zidane: «E' una gioia incredibile»

In conferenza stampa il tecnico del Real Madrid non ha nascosto la sua gioia, ha lodato i giocatori per il grande lavoro fatto e non ha escluso di poter allenare in Italia in futuro.
Zidane: «E' una gioia incredibile»© Getty Images
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Ha riservato un pensiero anche all'Italia non escludendo di sedere in futuro sulla panchina di una nostra squadra, ma nella sua conferenza stampa dopo la vittoria della Champions Zinedine Zidane ha parlato soprattutto del grande lavoro svolto dalla sua squadra per arrivare ad alzare la coppa e della sua felicità.

Zidane, come si sente adesso?
Sono felice per quello che abbiamo fatto. Vincere la Champions non è facile: abbiamo lavorato e lottato duramente.

La squadra gioca meglio che all’inizio della stagione. Ha questa sensazione?
Sì, credo che abbiamo giocato bene e che fisicamente abbiamo sofferto molto come dimostrano i crampi avuti da tutti alla fine. Dal punto di vista mentale  c’era molta pressione, ma abbiamo lottato. Abbiamo lavorato molto e quando si ottiene un risultato importante come la vittoria della Champions, significa molto per i giocatori.

Si è reso conto di aver già vinto tre Champions?
Quando il presidente mi ha dato la possibilità di allenare questa grande squadra, siccome ho un gruppo di grandi giocatori e un carattere positivo, ho sempre pensato di poter ottenere un risultato grande come quello di stasera.

Perez ha appena detto che da quando è arrivato al Real dal 2001, lei ha cambiato la storia moderna del club.
Sono contento delle parole di Perez. Non sono Di Stefano, ma faccio parte di questo grande club e di questa grande famiglia. Ho vinto da giocatore, da vice allenatore e ora da allenatore.

Cosa si sente di dire a Simeone?
E’ una sconfitta, ma alla fine entrambe le squadre hanno lottato fino alla fine. A Simeone faccio i complimenti perché è un grandissimo allenatore e ha una grandissima squadra. Oggi però sono contento di quello che abbiamo fatto noi per vincere la coppa.

E’ la vittoria più bella della sua carriera?
Ancelotti mi ha detto vedrai quello che proverai se vincerai questa coppa. Sono molto molto molto contento.

Dopo il gol di Carrasco pensava che avrebbe perso come l'Atletico a Lisbona?
No, sapevo che la partita rimaneva equilibrata e non ho pensato alla finale di Lisbona. Ho continuato a pensare positivo.

Come stava Cristiano Ronaldo? Non ci è sembrato al 100%…
Non era infortunato e ci ha permesso di vincere perché ha segnato il rigore decisivo. Ha lottato, ha corso molto e ha aiutato i suoi compagni. Alla fine abbiamo parlato un po’, prima che iniziassero i rigori, ma niente di particolare. Non mi ha detto nulla di speciale.

Cosa ha dato lei per cambiare questa squadra?
Ho portato positività. Abbiamo lavorato tanto perché credo molto nel lavoro. La qualità ce l’abbiamo, ma il lavoro è più importante e abbiamo fatto un buon lavoro.

C’è la possibilità di vederla su una panchina italiana?
L’Italia mi ha dato tanto e mi ha formato come allenatore. Nella vita mai dire mai, ma quello che devo pensare adesso è a godermi questa vittoria.

Avevate preparato i rigori?
Io no, i giocatori sì. Avevo una lista preparata, ma ho chiesto ai giocatori chi se la sentiva di calciare.

Come ha fatto a rimanere così calmo per tutta la gara?
Non so se sono rimasto molto calmo per tutta la partita. Ho cercato di essere tranquillo e positivo perché credevo che i piccoli dettagli potessero fare la differenza. Sapevo che dovevamo passare da una sofferenza per vincere e ora sono molto contento.

Il Real è il club della sua vita?
Sì perché mi ha fatto diventare più grande in tutto. Far parte di questo grande progetto è un orgoglio come aver conquistato queste vittorie con il Real Madrid.


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