Gabrielli: «Avete visto che l'Olimpico si riempie anche con le barriere?»

Il nuovo capo della Polizia: «Lo stadio non è terra propria di qualcuno ma è un bene comune. Il nostro auspicio è quello di togliere tutte le barriere di questo mondo»
Gabrielli: «Avete visto che l'Olimpico si riempie anche con le barriere?»© ANSA
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ROMA - «Finalmente lo stadio Olimpico pieno? Avete visto, anche con le barriere... Sono felice che sia così. È la dimostrazione che allo stadio si può andare tranquillamente». Così il nuovo capo della Polizia, Franco Gabrielli, all'arrivo allo stadio Olimpico per assistere alla finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus. L'ex prefetto di Roma, poi, ha ricordato ancora una volta i motivi che hanno portato all'introduzione delle barriere divisorie nelle due curve dell'impianto capitolino che ha innescato la protesta della tifoseria della Roma: «La mia opinione è nota da tempo. Lo stadio è un luogo di pubblico spettacolo nel quale vigono regole in capo a soggetti che le devono far rispettare, in primis il Prefetto. E se c'è qualcuno che continua a riaffermare che lo stadio è terra propria non va bene - le parole di Gabrielli -. Come ho già detto per fortuna la cosa nel prossimo campionato non mi riguarderà più direttamente, se ne occuperà l'autorità di pubblica sicurezza. Noi siamo i primi fautori per togliere tutte le barriere di questo mondo».

Sempre però che tornino ad essere garantite le condizioni di sicurezza per il pubblico sugli spalti. «La cosa che mi sconvolge un po' la mente è che nessuno si ricorda come era prima la situazione. Andatevi un po' a vedere le immagini della Curva Sud e della Nord prima delle barriere - sottolinea il capo della Polizia -. Io le ho fatte vedere anche a mister Pallotta (il presidente della Roma, n.d.r.) chiedendogli se negli Stati Uniti aveva mai visto una cosa del genere. E lui mi ha detto di no». «Se una curva ha una capienza, già peraltro dopata, di 8700 persone in cui ho accertato 2-300 non riescono nemmeno a vedere la partita, e ce ne stanno invece mediamente 11-12 mila di cosa stiamo parlando? Il problema sarebbero le barriere? Il problema è che le persone vivono una condizione di pericolo e chi ha la responsabilità di mantenere l'ordine e la sicurezza credo si debba interrogare prima che accadano le cose», ha concluso Gabrielli.


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