Dilettanti, addio al campo La Storta

Dopo 70 anni la società dilettantistica romana dovrà traslocare dallo storico impianto. Inutili gli sforzi della comunità alla periferia della capitale
Dilettanti, addio al campo La Storta
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“Dopo tante battaglie purtroppo siamo alla fine: abbiamo appena restituito il campo in cui giocavamo da oltre 70 anni” - così la Società Sportiva dilettantistica ASD La Storta – “Il campo ci era stato dato in uso gratuito e in seguito a un contenzioso, che ci ha visto soccombenti, lo abbiamo dovuto rendere al legittimo proprietario. Il risultato è che 200 tra bambini e ragazzi, dai 6 a 30 anni, non hanno più un importante e storico punto di ritrovo e aggregazione del nostro quartiere. Rispettiamo la legge ma non possiamo non ricordare che quel campo sorge su un‘area la cui destinazione d’uso è ‘verde pubblico e impianti sportivi’ e, in virtù di questo, ci sembra assurdo che le istituzioni non abbiano fatto nulla per risolvere la situazione. Si parla tanto di politiche sociali, di incentivare pratiche sportive sane e non si riesce a fare nulla per salvare una realtà come la nostra che toglie letteralmente i ragazzi dalla strada. Speriamo che il nuovo sindaco si dimostri più sensibile a questa causa e che ci dia una risposta concreta”.

L'AMAREZZA - “Si fanno tante chiacchiere e bla, bla, bla” – aggiunge Michele Baldi, Capogruppo della Lista Civica Nicola Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio – “Poi ci sono i fatti e spesso sono avvilenti come in questo caso. La chiusura della ASD La Storta è una sconfitta per lo sport, una ferita per Roma, un brutto esempio per i giovani. Ho lottato personalmente in tutti i modi per evitare questo finale, ma il silenzio di chi doveva o poteva intervenire è stato assordante. Esprimo piena solidarietà alla Società e continuerò a lottare affinchè le nuove amministrazioni, comunale e municipale, siano più sensibili a ciò che è giusto e che merita”.


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