Play Eur, scatta la nuova stagione

Confermato in panchina Luzardi: in rosa anche Daniele Barile e Alessio Ferendeles
Play Eur, scatta la nuova stagione
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ROMA - A pochi giorni dall’inizio del campionato di Promozione 2016/2017, si alza il sipario sulla Play Eur. Idee chiare, programmi ambiziosi, la nuova realtà romana sembra aver già riposto con cura lo champagne col quale appena quattro mesi fa brindava al grande salto dalla Prima Categoria, per affrontare una stagione da non vivere come una matricola. Che l’intento della società del presidente Daniele Aprile non fosse quello di recitare un ruolo da comparsa, si era capito già nelle scorse settimane, quando in un brevissimo lasso di tempo gli acquisti effettuati dal direttore sportivo Claudio Caterini avevano tracciato un profilo degno di una squadra che nel mirino ha già messo i primissimo posti del girone A di Promozione. Con in panchina il riconfermato Luca Luzardi, un passato dal calciatore professionista con indosso le maglie di Brescia, Napoli e Lazio, sono arrivati nomi come quello di Daniele Barile, fresco di promozione di D con l’Anzio Calcio e a caccia del suo quinto personale salto di categoria consecutivo, ma anche Alessio Ferendeles, prodotto del settore giovanile della Nuova Tor Tre Teste e reduce da una stagione condotta in vetta dell’inizio alla fine con il Città di Ciampino.

IL PRESIDENTE APRILE - "È inutile nascondersi, noi questo campionato vogliamo vincerlo – ha candidamente ammesso il numero uno della Play, Daniele Aprile - . Con umiltà, abbiamo idee abbastanza chiare. Questa squadra nasce un gruppo di imprenditori che, dopo aver investito nel quartiere Eur, ha voluto dargli anche una squadra di calcio: prima vera attrattiva, che ora ha quasi oscurato le altre nostre iniziative". L’inizio sarà sul manto erboso di Lungotevere Dante, sede interna del Campus Eur, ma già dai primi d’ottobre Barile e compagni traslocheranno in quella che sarà la loro casa fino al termine della stagione, ovvero quel Tre Fontane quartier generale dell’As Roma negli anni ’80, dove Nils Liedholm forgiò la squadra che nel maggio del 1982 sarebbe diventata campione d’Italia. Struttura importante, per una squadra che guarda in alto, supportata da una lunga fila di partner, che affiancano e sostengono le ambizioni del presidente Daniele Aprile.

IL TECNICO LUZARDI - Nella concreta possibilità di compiere subito un ulteriore salto in avanti, ci crede anche Luca Luzardi, che tra il serio e faceto ha già fatto sapere di pensare a dove festeggiare la prossima promozione. "Ho scelto di sposare questo progetto non solo per passione, ma anche per la serietà e le ambizioni di due persone come Daniele Aprile e Stefano Spezia– ha dichiarato l’ex giovane promessa di Lazio e Brescia - . La voglia è sicuramente quelle di vincere, ma ovviamente non bastano grandi presentazioni per poter poi raggiungere l’obiettivo finale. Non sarà semplice, anche perché abbiamo cambiato molto rispetto alla rosa dello scorso anno, proprio per poter affrontare questa nuova categoria con le giuste basi. Speriamo di trovare la giusta chimica, ma l’ambizione è sicuramente quella di arrivare lì davanti". Dalla Serie A alla Promozione, passando per gli anni spesi in panchina come assistente di Angelo Gregucci, Luca Luzardi è un professionista prestato al dilettantismo, ma che sa come affrontare le differenze tra quel mondo del calcio conosciuto in passato e quello in cui vive il suo presente. "Sono rimasto piacevolmente colpito dal modo in cui questi ragazzi vivono il loro modo di essere calciatori. Parliamo di gente che arriva agli allenamenti dopo un’intera giornata di lavoro, eppure al momento di allacciare gli scarpini si dedicano completamente al campo, seguendo le mie richieste, che oltretutto sono molto esigenti".

LA CARICA DI BARILE - Eppure nel parco di giocatori a sua disposizione, se Luca Luzardi sedesse a un tavolo verde del poker, la sua personale fiche la punterebbe su Mirko Fioretto, il preparatore atletico, quello che per il tecnico può veramente essere “l’uomo in più”. Se lo diventerà veramente, lo dirà solamente un campo sul quale la Play Eur potrà contare sui gol e l’esperienza di Daniele Barile: una dichiarazione di vittoria, più che un semplice acquisto. "Dopo tra anni tra Serpentara e Anzio, avevo la voglia e l’esigenza di riavvicinarmi a Roma – ha detto l’ex attaccante portodanzese - . Devo ammettere che di proposte ne ho ricevute tante, ma il progetto di questa nuova proprietà mi ha veramente colpito, dandomi la sensazione di trovarmi davanti a una società ambiziosa. In più c’è il fatto di poter tornare a giocare in quel Tre Fontane dove ho vissuto l’inizio della mia carriera, esordendo a 17 anni con la maglia della Lodigiani, nella vecchia Serie C1". Obiettivo quinta promozione consecutiva? "Speriamo. In questo primo periodo di lavoro la società e l’ambiente si sono comportati in maniera splendida, mettendoci nella condizioni migliori di poterci allenare. Il mister, oltretutto, è una garanzia: penso proprio possa essere il nostro elemento in più in questa stagione".

ANCHE TONETTO? - Intanto è arrivato anche l’imbocca al lupo di Max Tonetto, presente nel ricco parterre e che oltre al suo personale augurio ha confidato di aver sentito persino la voglia di tornare a giocare a calcio, affascinato dal progetto Play Eur. Dalla platea si è distintamente sentito un “lo tesseriamo!”. Era il presidente Daniele Aprile, ovviamente.


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