Colonna, Quaranta: «Non pensavo di avere questo spazio»

Il baby: «Questa stagione l'avevo iniziata sempre con la Juniores, poi da qualche mese sono arrivate le prime convocazioni...»
Colonna, Quaranta: «Non pensavo di avere questo spazio»© LaPresse
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ROMA - E’ un finale di stagione tranquillo per la prima squadra della Ssd Colonna. I ragazzi di Luca Esuperanzi hanno già da tempo in tasca la salvezza e difficilmente potranno scalare o perdere tante posizioni considerato che l’unico avversario vicino è in classifica è il Real Montefortino nono con un punto in più (la Roman ottava ha dieci lunghezze di vantaggio e il Marna undicesimo ne ha sette di meno). «Ma vogliamo fare il maggior numero di punti possibili e chiudere in bellezza questo campionato». L’intento è di Matteo Quaranta, attaccante classe 1997 che da qualche settimana sta trovando spazio con continuità nelle scelte di Esuperanzi. E domenica scorsa, nella partita interna contro l’Ordine Ingegneri Roma (l’Oir), ha realizzato una splendida doppietta, poi “impreziosita” dall’ulteriore doppietta di Bartoli per il 4-2 finale a favore del Colonna. «Sono molto felice per le due reti – dice Quaranta - anche se il mio primo gol coi “grandi” era arrivato nella passata stagione quando ho esordito e dopo qualche minuto ho messo a segno la rete. Questa stagione l’avevo iniziata sempre con la Juniores, poi da qualche mese sono arrivate le prime convocazioni con la Seconda Categoria e qualche settimana fa, nel 2-2 interno col Marna, ho segnato il mio primo gol stagionale a cui domenica scorsa ho aggiunto la doppietta contro l’Oir. Sinceramente non pensavo di avere tutto questo spazio, ma so che devo continuare a impegnarmi per meritare la fiducia del mister e della società».

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UNA SECONDA CASA - Un club che per Quaranta è quasi una “questione di pelle”. «Ho sempre vissuto a Colonna e ho mosso qui i miei primi passi a livello calcistico – spiega l’attaccante – Poi ho fatto alcune esperienze in squadre del circondario come Zagarolo, San Cesareo, Monteporzio e Rocca Priora, ma da un paio d’anni sono rientrato a Colonna perché qui sto ad un passo da casa e posso giocare a pallone col solo pensiero di divertirmi».

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