Meraviglioso Trap, telecronista sanguigno alla faccia degli Strunz

Chi critica gli interventi di Trapattoni è troppo serioso per non capire che il calcio è un affare così serio da non dover mai essere preso troppo sul serio
Xavier Jacobelli
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ROMA - A Monaco di Baviera, la Nazionale ha vissuto una sera da tregenda, spazzata via dai panzer di Loew. Ma una cosa buona l’Italia ha portato a casa: il commento tecnico di Giovanni Trapattoni. Dove l’aggettivo tecnico è sicuramente riduttivo poiché gli interventi di questo Grande del calcio sono stati sanguigni, scoppiettanti, sapidi. E quelli che hanno ironizzato sulle sue esclamazioni, le sue imprecazioni, il suo slang, sono troppo seriosi per non capire che il calcio è un affare così serio da non dover essere preso tropposul serio.

Onore più che mai al carissimo, grandissimo Trap che ha risposto da par suo ai “soloni”, evidentemente tutti cugini del mitico Strunz. Usando l’inarrivabile lessico che gli appartiene, il settantasettenne signore di Cusano Milanino ha sbottato: «Le opinioni sono come le palle, ogni ha le sue. Io non faccio il giornalista, ma vivo le situazioni tecniche e vivo il calcio in maniera genuina». Meraviglioso Trap. Se tanto ci dà tanto, all’Europeo il bello deve ancora venire.

LA DIFESA DEL TRAP


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