© Getty ImagesROMA - Simone Inzaghi ha firmato un biennale con la Salernitana ma il suo contratto non è ancora stato depositato e ufficializzato dall’altro club di Lotito (e di Mezzaroma). È in attesa di presentazione e raduno, fissato all’Arechi per giovedì, il ritiro scatterà a Sarnano domenica 17 luglio. Nel caso in cui saltasse Bielsa, annunciato in arrivo sabato a Formello, Inzaghi tornerebbe in ballo per la panchina della Lazio. E si ritroverebbe catapultato sull’aereo in partenza per Venezia domenica pomeriggio. Dietro quel «vediamo che succede» mormorato a Radio 24 dall’imprenditore di Villa San Sebastiano c’è tutta l’incertezza che sovrasta al momento Formello. Simone sarebbe il principale candidato dopo aver chiuso brillantemente il campionato ed essere stato valutato a lungo da Lotito. Era stato avvicinato dal Crotone, ma la trattativa con Bielsa non era ancora chiusa e la società biancoceleste lo aveva invitato ad aspettare. La telenovela “loca” è ora vicina alla svolta (matrimonio o causa?) e sino a quel momento, quasi certamente, la Salernitana aspetterà a ufficializzare la nomina di Simone, che ieri mattina si trovava ancora in vacanza a Milano Marittima.
BOLLINI - Oggi raggiungerà Riccione per un periodo di ferie anche Alberto Bollini, richiamato da Lotito alla casa madre laziale. Ha appena firmato un triennale. Guiderà la Primavera e di fatto avvierà la rifondazione del settore giovanile, diventando una figura cardine assai più di Joop Lensen, messo fortemente in discussione dalla proprietà. Verrà disegnato un percorso al tecnico di Poggio Rusco, che nel 2014 aveva affiancato Reja in prima squadra e coltiva ancora l’ambizione di allenare in serie A. Qualora il rapporto tra Bielsa e la Lazio si dovesse interrompere a stagione in corso, Bollini sarebbe la prima riserva del Loco. E oggi? Probabilmente la società darebbe una chance meritatissima a Inzaghi e in questo caso Bollini verrebbe dirottato a Salerno, rimanendo ovviamente nel gruppo controllato da Lotito. Altra possibilità, molto più remota, Bollini subito con piena responsabilità in prima squadra e il richiamo di Edy Reja (non subito, forse a settembre) con funzioni di tutor o cuscinetto tra spogliatoio e società.
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