© ANSATORINO - Poca voglia di farne un tormentone. La Juve è consapevole dell’agguerrita concorrenza, ma fiduciosa sull’ingaggio di Marko Pjaca. Di mezzo c'è la Dinamo Zagabria che ha deciso di rimandare il suo trasferimento, cercando di far concentrare il croato solo sull'imminente preliminare di Champions League, anteponendo il doppio impegno col Vardar alla cessione del proprio pezzo grosso. Ma per Pjaca i bianconeri mantengono una corsia preferenziale, quindi gli indugi del momento non allarmano Marotta e Paratici. Morale: la Juventus è stata la prima società italiana a muoversi per Pjaca e a stretto giro - rispetto a un inizio di luglio che ha ingarbugliato la matassa - può raccoglierne i risultati.
ASSE - Sulla trattativa di Pjaca con ii bianconeri c’è anche il contatto diretto con Mandzukic, suo connazionale e compagno di avventura durante l'ultimo Europeo. I due sono complementari, eccome, nei disegni tattici di Allegri che - messosi subito in casa anche Pjanic - sta studiando una Juventus tutta geometrie e fantasia. Decide Pjaca, in buona sostanza. Dopo che il Milan ha convinto la Dinamo Zagabria, c'è una Juve in vantaggio proprio per le intenzioni del giocatore croato. Col reparto offensivo bianconero da tenere in generale sotto osservazione, perché la caccia a una punta rimane d'obbligo. Ieri si è fatto quindi il nome di Götze, in rotta con il Bayern, nonostante la dirigenza juventina non abbia confermato e in Inghilterra dicano sia vicino a l Tottenham. Già un anno fa, i tentativi di Marotta per la punta del Bayern sembravano insistenti. E coi bavaresi c'è in ballo anche il discorso Benatia, quindi si può rinsaldare l'asse nel modo migliore. Mentre Mascherano attende una schiarita definitiva sul proprio futuro al Barcellona: per il momento non è ancora arrivata la proposta di rinnovo contrattuale. Il centrocampistadifensore, sul quale la Juventus continua a tenersi informata, avrebbe posto la fine di luglio come termine ultimo per trattare.