Euro 2016, un po' di Sardegna e un po' di Parma nella favola Islanda

Alfred Finnbogason, classe 1989, attaccante alla vecchia maniera, ha iniziato nella Sassari Torres. Ed è boom di maglie, prodotte dalla Errea
Euro 2016, un po' di Sardegna e un po' di Parma nella favola Islanda© ANSA
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PARIGI - C'è anche un pò di Torres, la più antica società calcistica della Sardegna, nel miracolo islandese. La nazionale allenata da Lars Lagerbäck ha staccato uno storico biglietto per i quarti di finale di Euro 2016 sconfiggendo nientemeno i maestri inglesi, che in pochi giorni sono così usciti dall'Europa due volte. Tra gli eroi biondi, alti, poco noti alle cronache mondane e terribilmente determinati c'è anche Alfred Finnbogason, classe 1989, un attaccante alla vecchia maniera, 184 centimetri di altezza per 80 chili di peso. Vero e proprio giramondo del pallone, ha iniziato il suo pellegrinaggio a Sassari, dove tra il 2006 e il 2007 è stato ospite di una famiglia locale attraverso Intercultura, il programma di scambi internazionali tra studenti del penultimo anno delle scuole superiori. Mentre si trovava a Sassari è stato notato subito dai dirigenti del club rossoblù, che dopo alcune insistenze convinsero il Breidablik, la sua società di provenienza, a cederglielo in prestito.

Si allenava con la prima squadra e faceva sempre una buona figura, ma tanto per cambiare in quel momento la Torres navigava in acque agitate e c'era poco spazio per gli esperimenti, per le scommesse e per i giovani. Così Finnbogason, abile con i piedi, fortissimo di testa e ancora di più sul piano del carattere e della determinazione, divenne il micidiale terminale offensivo della squadra juniores, con cui mise a segno gol a grappoli. Finita l'esperienza di studio all'estero, l'ariete rossoblù lasciò Sassari e iniziò a girare e a segnare un pò ovunque. Dalla Torres passò al Lokeren, in Belgio, poi all'Helsingborg, in Svezia, e all'Heerenveen, in Olanda, alla corte di un certo Marco Van Basten. Da lì approdò alla Real Sociedad, in Spagna, che lo girò in prestito prima all'Olympiakos, in Grecia, e poi all'Augsburg, in Germania, che dall'1 luglio acquisirà il suo cartellino a titolo definitivo. Il risultato di tutto questo peregrinare è che oggi, a 27 anni e qualche mese, Alfred Finnbogason parla correntemente sette lingue, italiano incluso, e sogna il tetto di quell'Europa che ha visitato quasi a ogni latitudine. Partendo da Sassari, e dalla Torres.

BOOM AZIENDA PARMA - L'exploit islandese agli Europei di calcio potrebbe giovare, e non poco, anche al pil della provincia di Parma. Sicuramente lo è per San Polo di Torrile, paese di 7.600 abitanti della bassa parmense, dove da qualche giorno si lavora per soddisfare il boom di richieste di maglie e gadget della nazionale di Islanda. Lo sponsor tecnico della Federcalcio della 'Terra del ghiacciò è infatti l'Erreà, azienda di articoli sportivi con sede nel piccolo paese della provincia di Parma. I dirigenti dell'azienda parmense hanno puntato sulla Ksi nel lontano 2002 ma erano talmente sicuri che agli Europei sarebbe stata la sorpresa del torneo che hanno già firmato un accordo di sponsorizzazione sino al 2020. Alla vigilia del torneo continentale i colossi mondiali del settore sportivo hanno cercato di accalappiarsi le magliette islandesi ma la Federazione ha tenuto fede agli accordi ed ora, nell'azienda parmigiana, si lavora giorno e notte per soddisfare tutte le richieste che stanno arrivando da ogni parte del mondo. L'impennata maggiore di ordini, dopo la gara degli ottavi di finale vinta contro l'Inghilterra, è arrivata dalla Scozia. Vuoi l'effetto Brexit, vuole la storica rivalità con i cugini inglesi, vuoi il fatto che sia l'unica nazione del Regno Unito a non essere approdata alla fase finale, ma a Glasgow ed Edimburgo tutti vogliono vestire la maglia islandese. È così torna ad essere cliccatissimo il video di presentazione della divisa europea con protagonisti il portiere Gunnleifur Gunnleifsson e i due centrocampisti Emil Hallfredsson e Oliver Sigurjonsson. La maglia imprigionata in un blocco di ghiaccio ed un pallone infuocato che la libera accompagnato da una scritta #breaktheice. La potenza dei 'geyser' islandesi ora, sono convinti in provincia di Parma, farà paura anche alla Francia.


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