Euro 2016, Conte: «Nella mia Italia giocheranno tutti»

Il ct azzurro: Dobbiamo lavorare concentrati, senza pensare a chi ci vuole bene o meno bene. Dobbiamo raggiungere chi ci sta davanti
Edmondo Pinna
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MONTPELLIER - Il primo giorno dell’Italia in terra francese, l’abbraccio di circa 600 tifosi (con tanto di polemica per la “furbata” - e poi dicono dell’Italia - del Montpellier di “vendere” i biglietti aggirando la norma, consegnandolo cioè dietro l’acquisto di materiale al proprio shop ufficiale per 40 euro), quasi tutti connazionali o di origini italiane, il lavoro sul campo.Inizia l’avventura per Antonio Conte, che ha colto subito il calore dell’abbraccio della gente: «Ci ha fatto piacere allenarci davanti a tanti tifosi italiani, questa è energia e entusiasmo che la squadra riceve. Alla squadra (usate la testa) era un approccio semplice a quello che avremmo fatto per preparare la partita contro il Belgio».

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IL CLIMA - Prima ancora delle scelte, quello che ha colpito è stato il clima, con temperature più alte rispetto all’Italia: «A Coverciano abbiamo trovato cattivo tempo, meglio per la squadra, si fa meno fatica. Oggi abbiamo affrontato subito 26/27 gradi, meglio acclimamatarsi velocemente. Quello che succede fuori ci deve riguardare poco, dobbiamo restare conentrati su quello per cui lavoriamo, migliorare sui nostri principi, sulle nostre idee, senza curarci di quello che avviene all’esterno. Dobbiamo essere onesti con noi stessi, lavorare concentrati, senza pensare a chi ci vuole bene o meno bene. Dobbiamo raggiungere chi ci sta davanti....».

MANCA IL GOL - Il problema dell’Italia, il gol, che continua a mancare: «Bisogna creare le occasioni da gol, poi è importante buttare la palla dentro, ci vuole anche un pizzico di fortuna per sbloccare certi momenti di gioco. Non ho la sfera di critallo per capire cosa succederà, ora stiamo facendo il massimo. Non c’è nulla da chiarire sulle scelte, solo capire chi sta meglio. Ho fiducia in tutti e 23, so quello che mi possono dare, ci saranno tre partite, giocheranno tutti», lasciando intendere che ci potrebbe essere turnover.


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