ROMA - Fantascienza e matematica sono campi da gioco agli antipodi, eppure in qualche modo possono incrociarsi. Ve lo immaginate Zlatan Ibrahimovic alla Roma? «Un fenomeno. Ma può rovinare una società» diceva Sabatini un anno fa, quando questo giornale ipotizzò una contabilizzazione dell’affare con il Psg dopo i sondaggi effettuati dal manager, Mino Raiola. Ebbene, la Roma non ha cambiato opinione: Ibra è fuori portata, tanto più a 35 anni (li compirà a ottobre), perché impegnerebbe la società in un investimento pluriennale che può far saltare i delicati equilibri finanziari allacciati a Trigoria.
EPPURE... - C’è un ma, in questa storia. Chiamiamo la suggestione economica, a scanso di equivoci. Non ci sono trattative. E’ un ragionamento che può offrire uno spunto di riflessione. Senza contare Totti, che fa storia a sé, la Roma ha quattro attaccanti in rosa che in teoria non partiranno titolari nella prossima stagione. Intanto Dzeko, che ieri è uscito dopo ventidue minuti nell’amichevole tra Bosnia e Spagna per un problema muscolare e che secondo la stampa turca ha avuto un’offerta interessante dal Galatasaray (ma non sembra volerla considera re).
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