© APL'Italia di Conte è già agli ottavi. Per questo, della sfida contro la Svezia, il risultato è importante. Però non si può nascondere che i primi 45 minuti non sono stati bellissimi. La squadra mi è sembrata un po' stanca, spenta. La notizia positiva è che quando riesci a vincere anche queste partite, dai un bel segnale. Per il futuro, spero di vedere migliorare la fase offensiva anche se non vorrei che poi si verificasse il giochino della coperta corta, andando a danneggiare così la difesa, che è il vero punto forte di questa nazionale.
Gli altri invece devono crescere. Ad esempio, mi aspetto di più da Candreva: lui ha il destro e il sinistro, un ottimo tiro in porta, deve osare di più. Stessa cosa per Florenzi, anche se devo dire che in fin dei conti il suo debutto contro la Svezia non è stato negativo: si propone, gli piace offendere. Al 10' alla prima occasione poteva fare qualcosa in più, ma sono dettagli.
La sorpresa di ieri è stato Eder, ma è una sorpresa solo per chi non lo conosce bene. Per chi come me lo ha sempre seguito, anche nelle serie inferiori, sa quali sono le sue potenzialità. È uno che se tira in porta ti fa male, si integra sempre bene con chi gioca al suo fianco.
Spagna o Croazia agli ottavi? Da tifoso e addetto ai lavori dico Croazia. La Spagna è sempre meglio incontrarla più tardi possibile. Però anche la Croazia è una squadra tosta, scorbutica. Contro l'Italia potrebbe mettersi a specchio, e aspettare. Rischierebbe di diventare una di quelle partite bloccate, pericolose. Le squadre più offensive come la Spagna, spavalde, che giocano all'attacco potrebbero favorire il gioco della nazionale di Conte.