VIENNA - Il Milan sfoga in Europa League la rabbia del pesante ko dell’Olimpico contro la Lazio, sbarazzandosi senza appello dell’Austria Vienna proprio nello stadio in cui Rijkaard decise in positivo la Champions del 90’ e Kluivert in negativo quella del ’95. Il risultato è pesantissimo (5-1) e l’uomo copertina è indubbiamente André Silva, autore di una tripletta. Maiuscola inoltre la prestazione di Calhanoglu, che mette a referto la rete che sblocca la serata e i due assist che servono all’ex attaccante del Porto, fin qui poco utilizzato in campionato, a mettere la pulce nell’orecchio di Montella. Il pokerissimo, invece, è opera del solito Suso.
ANCHE SUSO - La ripresa sembra far tornare in partita l’Austria Vienna perché prima va a un passo dalla rete con il sinistro di Lee per trovarla invece al 47’ con il colpo di testa di Borkovic, che anticipa tutti di testa da calcio d’angolo. È la serata di André Silva e lo diventa ancora di più al 56’ con la tripletta personale che vale il poker del Milan: suggerimento in verticale di Kessié e freddezza implacabile del cocco di CR7. Unica nota stonata la prestazione di Kalinic, quasi mai pericoloso in zona gol e richiamato in panchina da Montella per far spazio a Suso. Ed è proprio il neoentrato a chiudere definitivamente i giochi al 63’ con uno straordinario tiro dalla distanza deviato nella propria porta da Mohammed.