Lazio, quando le idee fanno la differenza

In corsa per un posto Champions in campionato, ai quarti di Europa League
Lazio, quando le idee fanno la differenza© AFPS
Stefano Chioffi
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ROMA - Nel gelo di Kiev, lontano dalle ingiustizie del Var e da quella discrezionalità degli arbitri italiani che nei ragionamenti di Inzaghi sta prendendo il sopravvento sulla tecnologia, la Lazio conquista l’ingresso ai quarti di finale di Europa League con una partita da manuale. Dominio tattico, organizzazione, ritmo, pressing, un gioco colorato dalla fantasia di Felipe Anderson e Luis Alberto. I biancocelesti chiudono la Dinamo in un recinto, dimostrando maturità e saggezza, senza subire neppure un tiro nello specchio della porta. I gol di Lucas Leiva e De Vrij premiano una Lazio che si è costruita una stagione da protagonista, dimostrando che le buone idee a volte possono incidere più dei soldi da spendere sul mercato: ha vinto la Supercoppa contro la Juve dei record, è in corsa per la qualificazione in Champions, ha sfiorato la finale di Coppa Italia e da ieri sera è una delle otto regine di Europa League. Una gara disegnata in modo sontuoso da Lucas Leiva, che legge ogni situazione con razionalità ed è costato meno di sei milioni. Splendida l’intesa tra Felipe Anderson e Luis Alberto: soluzione da riproporre.

Si interrompe invece a Londra, tra le polemiche, il viaggio europeo del Milan, che non riesce a centrare il colpo in casa dell’Arsenal. Decisivi gli errori dell’arbitro Eriksson e dei suoi collaboratori: inesistente il rigore concesso all’Arsenal, dopo che i rossoneri erano passati in vantaggio con una magia di Çalhanoglu. Una serata rovinata poi da una papera di Donnarumma. Un Milan orgoglioso e ordinato anche all’ Emirates, in grado di tenere spesso sotto pressione la squadra di Wenger, nonostante la strada fosse in salita per lo 0-2 dell’andata a San Siro. Adesso l’obiettivo è quello di completare la rimonta per la Champions, sfruttando l’ottimo lavoro di Gattuso: ventidue punti nelle ultime otto partite.


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