Pierdavide Carone: «Se l'Italia supera la Spagna ci divertiamo»

Il cantante confessa la sua fede calcistica: «Non amo il calcio ma la Roma, è un'altra cosa. Totti? Giusto rinnovargli il contratto. Pjanic? Capisco tutto ma perchè proprio la Juve?»
Pierdavide Carone: «Se l'Italia supera la Spagna ci divertiamo»
Simone Zizzari
3 min

ROMA - «Si sa che l'Italia quando non è sotto pressione ha la tendenza a tirare indietro la gamba. Se però battiamo la Spagna secondo me cominceremo a divertirci per davvero». Il cantautore romano Pierdavide Carone non ha dubbi, gli azzurri di Conte possono arrivare fino in fondo agli Europei. Lui, artista scoperto nell'edizione 2010 di Amici e grande tifoso romanista, ha deciso di vestirsi d'azzurro, «nonostante durante l'anno da giallorosso quale sono io non abbia in simpatia tanti calciatori che fanno parte della squadra italiana. Poco male, è giusto fare un'eccezione».

Carone ha pubblicato il nuovo singolo "Sole per sempre", «una canzone estiva, nata in cinque minuti mentre strimpellavo la chitarra a casa di un mio amico in Campania. Il brano è allegro, solare, fatto apposta per l'estate nonostante sia stato partorito a Natale. Io tra l'altro sono un artista malinconico e quindi non so proprio come questa canzone sia venuta fuori. Però sono molto contento della sua resa finale». Carone è un figlio dei talent, passaggio fondamentale per chi vuole sfondare nel mondo della musica. «non è più così da un po' - ci corregge Carone -. Sta tornando la voglia di scoprire nuovi talenti attraverso canali alternativi ed etichette indipendenti. Si è riscoperta la figura del talent e di questo sono molto felice. Quando feci Amici nel 2010 la situazione era diversa, c'era molta meno scelta per un artista. Per me è un momento molto positivo, sarò in tour in giro per l'Italia e continuerò a fare concerti anche dopo l'estate».

L'artista romano 27enne ribadisce la sua fede calcistica: «A me non piace il calcio, a me piace la Roma. E' una cosa diversa. L'addio di Pjanic? Mi sono arrabbiato non tanto perchè ha scelto di andare via, quanto per la destinazione. Capisco che c'era la clausola e giustifico la sua voglia di cambiare ma con tante squadre, proprio in bianconero doveva finire? A questo punto spero che i nostri rivali vendano Pogba sennò è un bel problema. Nainggolan? Ecco, la sua sì che sarebbe una cessione traumatica. Il belga è insostituibile, un altro con la sua grinta e il suo dinamismo in giro non lo vedo». Chiusura su Totti, inevitabilmente: «Nonostante io appartenga alla generazione di chi Totti lo ha ammirato dal vivo e di coloro che sono cresciuti con il poster del capitano in camera, io ero scettico sul suo rinnovo. Non mi piaceva l'idea di vederlo in panchina e di finire la sua carriera in maniera anonima. Uno come lui merita un addio da re. Invece poi nelle ultime partite mi ha fatto completamente cambiare idea. Sarà bello goderselo ancora per un altro anno con la nostra maglia. Se gli dedicherò una canzone? Beh, per quello c'è Venditti, la gara d'appalto l'ha già vinta lui in partenza», ha concluso scherzando.


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