L'estate del calcio: dalle feste dei "bomber" al relax in famiglia

Le mode dello svago estivo di calciatori, allenatori e protagonisti del pallone sono cambiate, ma certi luoghi culto (come Milano Marittima) sono sempre vivi
L'estate del calcio: dalle feste dei "bomber" al relax in famiglia
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ROMA - C'erano una volta le feste matte dei "bomber", Bobo Vieri e Super Pippo Inzaghi su tutti, a colorare di gossip il mondo pallonaro a digiuno di partite. Non che adesso non ci siano più, anzi, come sappiamo bene grazie soprattutto alle testimonianze fornite dai social network, essenzialmente video e foto su Instagram, ma i luoghi ed anche i modi dell'estate del calcio hanno subito tante trasformazioni. Lo "scapolone d'oro" ha forse lasciato un po' più spazio al giocatore padre di famiglia e marito (o compagno) innamorato; e gli stessi cambiamenti nelle mode giovanili, col nuovo svago cercato in viaggio esotici verso mete lontane ed incontaminate, ha inciso anche sulle vacanze dei calciatori.

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LUOGHI CULTO - Eppure, nonostante tutto, nonostante Formentera, Ibiza, il Messico e la Thailandia, certe mete restano nel cuore e nelle abitudini dello svago calcistico. Proprio Vieri e Inzaghi, ad esempio, sono figure indimenticate di certe serate a Milano Marittima rimaste impresse nell'immaginario dell'inizio del nuovo millennio pallonaro italico. Ristoranti, spiagge e campi da tennis invasi da giocatori, allenatori e vip, tra cocktail, abbronzature e muscoli più o meno allenati. E a dispetto dei cambiamenti, sarà così anche in questa estate 2017: Vieri, Inzaghi, Tacchinardi e Galante alla Pineta; Barone, Cosmi, Baselli, Mihajlovic, Mancini al Papeete; e poi Sacchi, Brozovic, Cabrini (che è proprietario di un ristorante), Causio, Rivera, Chiambretti, Valeria Marini, Iuliano.

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