Conte: «Balotelli in Nazionale? Deve meritarsela»

Il ct azzurro: «Le porte della Nazionale non sono chiuse per nessuno, bisogna meritare di stare in questo gruppo»
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ROMA - "Balotelli di nuovo con la maglia dell'Italia? Le porte della Nazionale non sono chiuse per nessuno, bisogna meritare di stare in questo gruppo, tramite prestazioni, comportamenti, e aspetti morali imprortanti a cui noi teniamo molto. Sta a Balotelli meritarsi eventualmente di rientrare". Così il ct dell'Italia, Antonio Conte, sul possibile ritorno in Azzurro del nuovo attaccante del Milan.

PIRLO E GIOVINCO - Il ct azzurro, dopo essersi soffermato su Balotelli, ha parlato anche di due giocatori impegnati in America, Giovinco e Pirlo, in riferimento alle imminenti convocazioni per i due impegni contro Malta e Bulgaria, validi per le qualificazioni agli Europei. "Giovinco sta andando molto bene in Canada, sta tornando a essere quello che conoscevamo e può essere importante per questa Nazionale - spiega Conte, nel corso della presentazione a Roma di 'Settembre Azzurro', il programma di impegni ufficiali delle Nazionali italiane nel prossimo mese -. E anche Pirlo ci sarà. Penso che sia tutt'ora un giocatore importante per noi, e finchè regge e fa la differenza in campo starà con noi". Non si sbilancia invece su Raggi, difensore del Monaco. "Noi seguiamo tutti, guardiamo a 360 gradi, la Nazionale è aperta a tutti, ma bisogna meritarla con prestazioni, comportamenti, aspetti morali importanti. Noi siamo vigili", conclude Conte, ricordando che per queste prime convocazioni "non ci saranno novità particolari, penso sia giusto ripartire dal gruppo che ci ha accompagnato nella passata stagione".

CAMMINO - "Dobbiamo rendere orgogliosi gli italiani alla fase finale dell'Europeo". È l'impegno preso dal ct dell'Italia, Antonio Conte, a pochi giorni dalla ripresa degli incontri di qualificazione dell'Italia al campionato che si giocherà in estate in Francia. I prossimi impegni saranno a settembre con Malta e Bulgaria, e domani arriveranno le prime convocazioni azzurre. "I dati del campionato li conosciamo bene, noi dobbiamo pensare a fare con ciò che abbiamo, altrimenti perdiamo solo energie che servono all'Italia attuale - spiega Conte in riferimento all'eccessivo numero di stranieri in Serie A -. Noi dobbiamo ottimizzare tutto e rendere orgogliosi gli italiani alla fase finale dell'Europeo". Un auspicio condiviso anche dal presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio. "La Nazionale non è meno importante del campionato anzi, lo è di più per l'immagine dell'Italia nel mondo. Se ne sono accorti in pochi che abbiamo 18 squadre nazionali, cosa mai accaduta - ricorda il n.1 della Figc -. Stiamo investendo nelle giovanili, è un progetto non di poco pronto. Poi l'obiettivo è sempre Parigi (dove si giocherà la finale dell'Europeo, ndr), e faremo di tutto per arrivare lì preparati. Nessuno chiede di più a Conte, oltre a ben figurare come immagine e serietà".

MERCATO JUVE - "Cosa penso di Cuadrado alla Juventus? Che sicuramente non è convocabile, non lo posso chiamare in azzurro. Presterò più attenzione ai giocatori italiani...". Il ct dell'Italia, Antonio Conte, dopo un'iniziale risata, risponde così a una domanda sul nuovo acquisto dei bianconeri. Il colombiano era un vecchio pallino del tecnico quando allenava la Juve. "A noi interessa veder giocare gli azzurrabili il più possibile, poi in campionato vinca il migliore - aggiunge il ct nel corso della presentazione a Roma di 'Settembre Azzurrò, il programma di impegni ufficiali delle Nazionali italiane nel prossimo mese -. Certo, la Juve si è mossa molto bene sul mercato, in maniera intelligente, acquistando giocatori importanti".

TAVECCHIO SU BALO - "Sono contento del suo ritorno. Io credo nella redenzione, nel recupero delle persone, e questo è uno scopo dello sport": lo ha detto il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, parlando del rientro nel campionato italiano di Mario Balotelli. "Se ritorna ad avere quella mentalità che aveva nelle giovanili dell'Inter, e delle prime esperienze importanti... Perché non era un 'quaquaraquà, altrimenti non valeva 30 milioni - ha aggiunto Tavecchio - E poi meglio di Conte nessuno sa recuperare le persone, anche perché secondo voi non abbiamo penuria di attaccanti in Italia?".


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