Ventura: «Noi siamo l'Italia e giocheremo a calcio»

Il ct in conferenza stampa non ha alzato la tensione, ma ha ammesso: "Siamo alla fine di un percorso iniziato quando sono arrivato e mi aspettavo che sarebbe potuto arrivare uno spareggio: vedremo quale sarà l'epilogo. Ascolto i consigli di tutti, ma decido io".
Ventura: «Noi siamo l'Italia e giocheremo a calcio»© ANSA
Andrea Ramazzotti
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INVIATO AD APPIANO - Ventura ci crede e non intende mollare. Niente proclami, ma il ct crede che l'Italia si possa qualidicare per i Mondiali.

Ventura quanto cambierà la squadra?
Qualcosa cambierà perché sono passate solo 48 ore. Speriamo che cambi in meglio visto il risultato di Solna, ma questo lo vedremo alla fine della partita.

Dopo Solna ha detto che aveva poche ore per lavorare. Su cosa ha puntato?
Ho fatto quello che ritenevo opportuno fare ovvero abbiamo analizzato le cose buone e quelle meno buone. Abbiamo fatto delle cose, ma abbiamo preso coscienza che potevamo fare di più. Quanto saremo migliorati lo vedremo domani sera. Sono sorpreso che quando sono arrivato in Nazionale lo scenario era questo: se ne qualificava una sola e c’era la Spagna nel girone. Ora bisogna superare i gironi. Se non saranno superati ci saranno disquisizioni in senso negativo, altrimenti in senso positivo. Siamo alla fine di un percorso che sapevamo sarebbe stato così. Ora vedremo come finità.



Dopo la partita Buffon ha parlato di gara maschia, mentre gli svedesi hanno accusato l'Italia di simulazioni. Vedremo un’Italia più cattiva?
Ho tanti anni di calcio alle spalle e certe cose lasciano il tempo che trovano. Io dopo il 90’ ho detto che la partita poteva essere gestita in maniera più corretta, ma dopo il 90’ la partita è finita. Certo che se uno gioca con la maschera al naso (Bonucci, ndr) qualcosa vuol dire che è successo e dispiace. Noi siamo l’Italia e se ci qualificheremo vorrà dire che avremo giocato a calcio. Non so che gara sarà, ma so che gara vogliamo fare, ma spero che sia un match corretto.

Quanto sarà importante la tattica domani? E quanto saranno importanti il cuore e la determinazione?
In questa partita non si può prescindere dalla tattica, dal cuore e dalla determinazione: le tre cose da sole non bastano, ma dobbiamo metterle insieme tutte e tre. Alcune sono andate bene nella prima partita, altre meno e abbiamo lavorate su queste.

Ascolta i tanti consigli che le sono arrivati in questi giorni, dopo il ko in Svezia?
Per ascoltarli tutti mi ci vorrebbero dei mesi e non ho tutto questo tempo. Sapevo che in Italia funzionava così, me lo hanno spiegato quando sono diventato ct, anche se non pensavo che il “così” fosse... così grande. Gli allenatori ascoltano i consigli e li analizzano, ma poi decidono di testa loro. Usiamo la nostra testa e poi vedremo quello che dirà il campo.

Su Jorginho ha cambiato idea? E Bernardeschi è pronto a giocare?
Io tutto quello che ho detto in conferenza l’ho sempre pensato. Anche su Jorginho. Bernardeschi se è qui vuol dire che lo ritengo all’altezza di giocare.


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